Horror psicologico: il protagonista perde lentamente il senso della ragione e impazzisce. In prima persona, viveva una vita normale fino a quando non cominciò a vedere cose macabre e decise di farsi medicare da un dottore.
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 31.12.2024 o 12:12
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 31.12.2024 o 12:08

Riepilogo:
Un giovane scopre di avere la schizofrenia, ma le sue visioni rivelano eventi misteriosi legati a un passato drammatico della sua città. ?✨
La mia vita scorreva tranquilla, una quotidianità fatta di piccoli gesti e sicurezze. Ero un giovane, sveglio e impegnato, con sogni e progetti per il futuro. La mia routine era composta da giornate trascorse tra scuola e gli amici, le serate passate a studiare o a leggere qualcosa di interessante. Tuttavia, qualcosa iniziò a cambiare: lentamente e subdolamente, le ombre si insinuarono nella mia mente.
Tutto cominciò un pomeriggio d'inverno. Mentre tornavo a casa, una figura oscuramente familiare apparve in lontananza. Era un uomo alto, con un soprabito nero e un cappello calcato sul volto. Non ci feci troppo caso, pensando fosse uno dei passanti che si affrettavano a tornare a casa per sfuggire al freddo. Senza pensarci ulteriormente, tornai alla mia routine. Tuttavia, quella figura divenne una presenza costante nella mia vita. La vedevo sul ciglio della strada, al parco, perfino riflessa nelle vetrine dei negozi. Inizialmente pensai che fosse la mia immaginazione a giocarmi dei brutti scherzi, magari a causa dello stress scolastico. Ma quando iniziai a sentire sussurri, parole spezzettate e inquietanti che sembravano provenire proprio da quella figura, mi preoccupai sul serio.
Confuso e spaventato, decisi di recarmi da un dottore. Dopo vari esami e colloqui, mi fu diagnosticata una forma di schizofrenia. Si trattava di una notizia difficile da accettare, ma da un lato, ero sollevato. Ora sapevo che c'era una spiegazione per quelle inquietanti visioni e i terribili sussurri. Iniziai la terapia con farmaci antipsicotici e mi immersi in un percorso di psicoterapia. Sembrava funzionare: la figura e i sussurri divennero meno frequenti, una nebbia si alzava dai miei pensieri e pian piano tornai a vedere il mondo come prima.
Tuttavia, dentro di me, sentivo che qualcosa ancora non quadrava. Se la spiegazione della schizofrenia era corretta, perché quelle immagini e quei suoni mi tormentavano di nuovo in momenti di piú vulnerabilità? E perché iniziavano a farsi strada nei miei sogni, in scene di macabro orrore che mi svegliavano di soprassalto, il cuore in gola, madido di sudore e terrore?
Una notte, dopo un incubo particolarmente vivido, decisi di affrontare le mie paure. Mi inoltrai nel buio della mia mente e cercai di far luce su quei terribili segreti che sembravano imprigionarmi. Così, la mattina seguente, raccolsi tutto il mio coraggio e tornai dal dottore. Raccontai dei sogni e di come queste apparizioni non sembravano più il semplice risultato di un disturbo mentale. Il dottore, colpito dalla mia determinazione, accettò di indagare ulteriormente. Fu allora che accadde qualcosa di straordinario.
Scoprii che in passato, nella mia città, erano accaduti eventi inspiegabili e drammatici. Diversi anni prima, vi erano stati una serie di avvistamenti e eventi misteriosi, collegati a fenomeni apparentemente impossibili da spiegare. Era opinione comune che queste storie fossero solo il frutto di superstizione. Tuttavia, coincidenze inspiegabili e dettagli agghiaccianti cominciarono a collocare quegli eventi nel territorio dell'inspiegabile, nel limite sottile tra la realtà e l'incredulità.
Osservando da vicino, scoprii che i volti delle figure e la voce dei sussurri non erano frutto della mia immaginazione. Erano stati descritti e annotati nei resoconti di persone che avevano avuto esperienze simili alla mia nel tempo, tutti collegati a quei misteriosi eventi della città. La verità era ai miei piedi: ciò che vedevo e sentivo era reale, una sorta di eco del passato e del dolore di altre epoche, manifestandosi attraverso di me.
Questa scoperta agghiacciante mi diede una strana pace, una conferma che non ero foll, che ciò che percepivo faceva parte di una dimensione nascosta della nostra realtà che pochi potevano percepire. Continuai il mio percorso di cura, ma con la certezza che al mondo vi sono cose che sfuggono al controllo della razionalità e che il confine tra reale e immaginario è molto più labile di quanto si possa pensare. La mia vita cambiò per sempre, aperta a una conoscenza che pochi sono destinati a comprendere appieno. E anche se non sapevo se quella figura e quei sussurri sarebbero mai spariti del tutto, ero pronto a convivere con loro, finalmente consapevole della loro origine e del loro eterno significato.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 10-** Commento: Un tema intrigante e ben strutturato che esplora la sottile linea tra realtà e follia.
Valutazione: 10- Commento: Ottimo lavoro! Hai saputo creare un'atmosfera inquietante e mantenere alta la tensione.
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