Racconto comico: imprevisti, equivoci, gaffe ed esagerazioni
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 4.12.2024 o 4:00
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 30.11.2024 o 13:17

Riepilogo:
Marco, un ragazzo goffo, vive una giornata piena di imprevisti comici tra scuola e un bar, scoprendo che le risate uniscono le persone. ?✨
C'era una volta, in un tranquillo paesino italiano, un ragazzo di nome Marco. Marco era noto per la sua capacità di trovarsi involontariamente coinvolto nelle situazioni più comiche e imbarazzanti. La sua giornata iniziò proprio come tutte le altre, ma il destino aveva in serbo per lui una serie di imprevisti ed equivoci che avrebbero dato vita a un racconto degno di una commedia.
La mattina, Marco si svegliò allarmato, realizzando di essere in ritardo per la scuola. In un disperato tentativo di recuperare tempo, decise di vestirsi al buio, una scelta che si rivelò subito sbagliata. Arrivato alla fermata dell'autobus, si accorse di indossare una scarpa marrone e una nera. Con la speranza che nessuno ci facesse caso, Marco salì sull'autobus, solo per rendersi conto di un altro imbarazzante errore: aveva messo la maglietta al contrario, con l'etichetta ben visibile davanti.
Durante il tragitto, Marco decise di approfittare del tempo di percorrenza per sistemarsi. Si tolse rapidamente la maglietta, cercando di non attirare l'attenzione. Ma proprio in quel momento, l'autobus prese una brusca curva, facendogli perdere l'equilibrio e finendo per sedersi, a torso nudo, sul grembo di un'anziana signora che, più sorpresa che arrabbiata, scoppiò a ridere contagiando tutti i passeggeri.
Una volta arrivato a scuola, Marco sperava che la giornata migliorasse. Tuttavia, le sue speranze furono rapidamente deluse. Durante la lezione di scienze, la professoressa decise di improvvisare un esperimento con la soda e l'aceto per mostrare la formazione di gas. Marco, particolarmente curioso, si offrì volontario per eseguire l'esperimento. Ma la sua mano tremante riversò una quantità eccessiva di aceto nella bottiglia. Il connubio di questi due ingredienti provocò un'istantanea esplosione di schiuma, inondando il banco di fronte ai suoi occhi e bagnando buona parte della classe. La professoressa, sebbene colta di sorpresa, non poté che ridere insieme ai suoi studenti della comicità della situazione.
Terminata la scuola, Marco si diresse verso il bar del paese, deciso a rilassarsi con una cioccolata calda. Al bancone, iniziò a chiacchierare con il barista, raccontandogli le peripezie della mattinata con un sorriso divertito. Proprio mentre cercava di dimostrare quanto fosse stato maldestro con una bottiglia immaginaria d'aceto, Marco inavvertitamente urtò la sua tazza di cioccolata, rovesciandola addosso a un cliente accanto a lui. Il cliente, un giovane signore appena uscito dall'ufficio, era talmente inebriato dalla risata che ne scaturì, che non riuscì nemmeno a arrabbiarsi veramente, proponendo invece di offrirsi il pranzo come "penitenza".
Decisi a godersi un pranzo in compagnia, il gruppo appena formatosi – Marco, il barista e il giovane dell'ufficio – si avviò verso una trattoria vicina. Qui, mentre descriveva le sue mattutine avventure, Marco non si accorse della vistosa macchia di salsa che si stava formando sui suoi pantaloni. Al tavolo, appena si accorse del disastro, cercò goffamente di rimuoverla con un tovagliolo, peggiorando la situazione e dando vita a un'opera d'arte astratta.
Nel bel mezzo del convivio, arrivò la madre di Marco, con lo sguardo complice e difficile da interpretare di chi conosce bene il figlio e le sue disavventure. Sapendo come fosse impossibile che una giornata con Marco potesse concludersi senza una nota di caos, si unì al gruppo ridendo delle disavventure del figlio, contribuendo a rendere quel pranzo un'esperienza solare e insperata.
Rientrando a casa quella sera, Marco rifletté su quanto, anche nelle sue gaffe e negli imprevisti, ci fosse del positivo. Le risate condivise durante la giornata avevano permesso a persone diverse di entrare a fare parte, anche se solo per poco, della sua vita, evidenziando l'assurda bellezza che può nascere da una giornata storta. Così, con la consapevolezza che l'indomani avrebbe indossato prima di tutto una buona dose di autocontrollo, Marco si addormentò col sorriso sulle labbra, pronto per nuove avventure comiche.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 9 Commento: Ottimo racconto che combina humor e invenzione! La caratterizzazione di Marco è vivace e gli imprevisti sono ben narrati.
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