Una storia horror ambientata in un cimitero: il furto di una tomba e il testimone che cambia tutto
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 1.12.2024 o 14:00
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 19.11.2024 o 17:47
Riepilogo:
A Monteleone, un ladro cerca un tesoro in un cimitero ma trova solo resti mummificati. Un ragazzo osserva, riflettendo sul significato delle leggende. ??
Era una notte come tante altre nel piccolo paese di Monteleone, un luogo avvolto da misteri e leggende tramandate di generazione in generazione. Il vento soffiava leggermente tra le foglie degli alberi e la luna splendeva alta nel cielo, illuminando il vecchio cimitero all'ingresso del borgo. Sebbene fosse un luogo di riposo, il cimitero aveva un'aria inquietante, resa ancora più sinistra dalle lapidi dalle iscrizioni ormai logorate dal tempo.
La tranquillità della notte fu interrotta quando, dall'ombra di uno dei grandi cipressi che fiancheggiavano il cimitero, apparve una figura furtiva. Era un uomo di mezza età, vestito con abiti scuri e un cappello calcato sulla testa per nascondere il volto. Si trattava di Carlo, un ladro improvvisato che aveva sentito parlare di un'antica leggenda locale secondo cui nel cimitero di Monteleone era sepolto un tesoro dentro una tomba dimenticata.
Carlo non era sempre stato un ladro; una volta conduceva una vita normale, ma il precipitare della fortuna e il disperato bisogno di denaro lo avevano portato a inseguire questa chimera. Armato di una vecchia pala e una torcia elettrica, si avventurò tra le lapidi, il cuore che batteva forte, non solo per l'emozione di ciò che stava per fare, ma anche per la paura di essere scoperto.
Nel frattempo, al confine del cimitero, un giovane di nome Marco stava passeggiando con il suo cane. Marco era un ragazzo curioso con una passione per le storie di fantasmi e i misteri che lo circondavano. Aveva scoperto, nei libri della piccola biblioteca del paese, varie storie su Monteleone e il suo vecchio cimitero, spesso frequentato da coloro che volevano sfidare le leggende.
Quando il cane di Marco cominciò a ringhiare verso il cimitero, il ragazzo si insospettì. Seguendo l'istinto del suo fedele amico a quattro zampe, Marco si avvicinò furtivamente al cancello. Fu in quel momento che notò la figura di Carlo, il ladro, che stava già scavando con fervore in una delle zone più antiche del cimitero.
Marco trattenne il fiato, affascinato e impaurito dalla scena che stava osservando. Decise di non intervenire immediatamente, ma rimase immobile, al riparo dietro uno dei grandi cipressi, osservando i movimenti del ladro. La mente di Marco era in subbuglio, diviso tra la convinzione che avrebbe dovuto chiamare qualcuno per fermare l'intruso e il desiderio di scoprire cosa contenesse realmente quella tomba.
Carlo continuava a scavare, e alla fine, la sua pala colpì qualcosa di duro. Con uno sforzo, riuscì ad aprire il coperchio della bara, rivelando all'interno non un tesoro, ma semplicemente i resti mummificati di una persona, bracciali d'argento che luccicavano al riflesso della torcia. Non scoraggiato, il ladro cercò tra i resti, determinato a trovare qualcosa di valore.
Fu in quel momento che il cane di Marco si lasciò sfuggire un forte abbaio. Carlo si voltò immediatamente verso il rumore, scorgendo le ombre di Marco e del suo cane. Preso dal panico, Carlo afferrò rapidamente uno dei bracciali e scappò via, abbandonando la tomba aperta.
Marco, sebbene leggermente spaventato, sentì crescere in sé il coraggio. Prese la sua torcia e si avvicinò alla tomba dissacrata. Ora capiva che non vi era stato alcun tesoro, ma semplicemente un antico corpo con ornamenti. Quella visione gli dava una nuova prospettiva: le leggende locali, anche se affascinanti, spesso nascondevano verità più tristi e semplici.
Il ragazzo decise di avvisare i custodi del cimitero e le autorità del paese il giorno seguente, mantenendo però un profondo rispetto per quella storia appena vissuta. Mentre si allontanava con il suo cane, Marco continuava a pensare a cosa spingesse uomini come Carlo a profanare tombe alla ricerca di tesori, riflettendo sui valori della vita e della morte.
Quella notte al cimitero di Monteleone, Marco aveva ottenuto qualcosa di più di una semplice avventura: una lezione sulla fragilità delle leggende e sul prezzo che esse possono richiedere quando si intrecciano con una realtà disperata.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 8 Commento: Un racconto inquietante e ben costruito, ricco di atmosfere e riflessioni.
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