I giovani, la mia speranza: un messaggio del giudice Paolo Borsellino. Tipologia C per l'esame di maturità
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 1.07.2025 o 21:36
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 18.06.2025 o 9:33

Riepilogo:
Paolo Borsellino, simbolo di lotta alla mafia, credeva nei giovani come agenti di cambiamento. Il suo sacrificio ispira ancora oggi a scegliere legalità e giustizia. ✊??
Paolo Borsellino, un nome che ancora oggi evoca coraggio e rettitudine, è una figura emblematica nella lotta contro la mafia in Italia. Nato nel 194 a Palermo, Borsellino è diventato un simbolo di integrità in un periodo storico in cui la mafia esercitava un potere preponderante e spesso incontrastato nella società italiana. Insieme al suo caro amico e collega Giovanni Falcone, Borsellino rappresenta un faro di speranza e un baluardo di intransigenza contro il crimine organizzato. La sua dedizione e le sue parole risuonano fortemente anche oggi, specialmente nei cuori delle nuove generazioni, che Borsellino considerava il vero motore di cambiamento per un futuro libero dal giogo mafioso.
Borsellino ha sempre espresso una fiducia particolare nei confronti dei giovani. In numerosi discorsi pubblici, incontri scolastici e conferenze, ha enfatizzato come le nuove generazioni possano e debbano diventare la pietra angolare nella lotta contro la mafia. Era convinto che i giovani possedessero sia la capacità che la responsabilità di spezzare gli schemi del passato e costruire una società basata sulla legalità e sulla giustizia. Per lui, la speranza risiedeva nella forza di volontà dei giovani, nella loro determinazione a rifiutare una cultura dominata dall'omertà, dalla paura e dalla corruzione, elementi che da sempre alimentano il potere mafioso.
Significative sono le sue parole: "La mafia sarà vinta da un esercito di insegnanti", un’affermazione che sottolinea come l’educazione e la cultura siano armi formidabili nella lotta alla criminalità organizzata. Per Borsellino, educare le giovani menti significava dotarle di strumenti non solo per comprendere il mondo, ma soprattutto per cambiarlo. Vedeva nell'istruzione un mezzo per infondere valori di giustizia, rispetto e legalità nei giovani, tracciando un percorso che li avrebbe portati a diventare attori di cambiamento sociale.
Un esempio del suo pensiero innovativo è l'iniziativa del "Pool Antimafia", ideata insieme a Falcone. Questo gruppo di magistrati lavorava in sinergia, evitando l’isolamento che la mafia utilizzava come arma contro i giudici. Questo modello di cooperazione non solo sfidava l’apparato mafioso, ma lanciava un messaggio potente: l’unione e la condivisione delle conoscenze erano fondamentali per affrontare e sconfiggere un nemico così complesso e radicato.
Nel svolgere il suo dovere, Borsellino era profondamente consapevole dei pericoli che il suo lavoro comportava. Tuttavia, non si lasciò mai intimidire; rimase fermo nei suoi propositi anche quando i colpi della mafia si facevano sentire con brutalità inaudita. La sua determinazione si manifestò tragicamente il 19 luglio 1992, quando, solo 57 giorni dopo la strage di Capaci che portò alla morte di Falcone, fu anch’egli assassinato in un attentato dinamitardo a via D’Amelio, a Palermo. Questi eventi scossero profondamente l'Italia, suscitando una vasta ondata di indignazione pubblica e portando molti giovani a scendere in piazza e a impegnarsi attivamente in nome della legalità e della giustizia.
Nonostante la sua scomparsa prematura, le parole di Borsellino continuano a vivere nel tempo attraverso iniziative a lui dedicate, come commemorazioni annuali e progetti educativi che portano il suo nome e quello di Giovanni Falcone. Attraverso queste attività, l'eredità di Borsellino continua a ispirare migliaia di giovani, offrendo loro un modello di integrità e impegno civile.
Il messaggio di Borsellino è chiaro e potente: i giovani sono il veicolo di un cambiamento possibile, purché sostenuti da una consapevolezza critica e da un coraggio civile. Il suo invito era di scegliere con determinazione da che parte stare, di schierarsi sempre dalla parte della legalità e della giustizia. Credeva fermamente nella forza delle idee nuove e nella capacità dei giovani di rompere con il passato e costruire un futuro migliore.
In conclusione, il sacrificio di Paolo Borsellino non è stato vano. Ha seminato i germogli della speranza in una generazione di giovani che, proseguendo nella sua lotta, possono contribuire a costruire una società più giusta e libera dall'oppressione mafiosa. La sua incrollabile fiducia nei giovani come portatori di cambiamento resta uno dei messaggi più potenti e duraturi che abbia lasciato in eredità al nostro Paese.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 9** Commento: Ottimo lavoro! Il tema evidenzia con chiarezza l'importanza dell'eredità di Borsellino e l'impatto sui giovani.
Ecco 5 commenti di esempio che gli studenti potrebbero pubblicare su questo articolo: "Grazie per aver condiviso questo messaggio ispiratore! È davvero motivante sapere che i giovani possono fare la differenza! ❤️.
**Voto: 9** Il tema è ben strutturato e affronta in modo incisivo il messaggio di Borsellino, enfatizzando il ruolo dei giovani nella lotta contro la mafia.
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