Come mi sono sentito il primo giorno di scuola?
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 17.10.2024 o 20:57
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 22.09.2024 o 21:13
Riepilogo:
Il primo giorno di liceo è carico di emozioni contrastanti. Tra nervosismo e curiosità, incontro nuovi compagni e professori, iniziando un'avventura stimolante. ?✨
Il primo giorno di scuola è sempre un evento particolare, carico di emozioni intense e contrastanti. Ricordo chiaramente quel giorno di settembre in cui mi sono trovato per la prima volta di fronte all'ingresso del liceo. Ero circondato da un misto di eccitazione, ansia e curiosità, sensazioni che, più o meno intensamente, penso siano comuni a molti studenti.
La notte precedente il mio primo giorno di scuola superiore avevo dormito poco e male. Le molte domande e preoccupazioni che mi ronzavano in testa sembravano infinite: chi sarebbero stati i miei nuovi compagni di classe? Come sarebbero stati i professori? Sarebbe stata difficile la transizione dagli studi della scuola media a quelli delle superiori? Questi pensieri mi avevano tenuto sveglio fino a tardi e, al mattino, il suono della sveglia mi era sembrato un trillo irreale, come un eco distorto del mio nervosismo.
L'aria fresca del mattino mi ha accolto quando ho varcato il portone della scuola superiore. Mi ero preparato meticolosamente, ponendo attenzione anche ai piccoli dettagli del mio abbigliamento, cercando un equilibrio tra conformità e un pizzico di personalità. Non volevo apparire troppo sfacciato, ma nemmeno invisibile. Una volta entrato, l'atmosfera vibrante delle chiacchiere e delle risate mi ha investito immediatamente: c'era un mix di volti nuovi e familiari, alcuni dei quali riconoscevo dai miei anni della scuola media.
Tra la folla, ho scorto alcuni vecchi compagni di classe. Ci siamo scambiati sguardi di intesa e sorrisi complici, come per dire "ce l'abbiamo fatta". Questi momenti di riunione hanno offerto un po' di conforto, alleviando un po' la tensione. Tuttavia, il cuore ha iniziato a battere forte quando la campanella ha suonato, segnando l'inizio delle lezioni. Con una certa trepidazione, mi sono diretto verso la classe assegnata.
L’aula mi è sembrata enorme, quasi intimidatoria nella sua nuova disposizione. I banchi, le sedie, la cattedra: tutto era nuovo e sconosciuto. Ho scelto un posto vicino alla finestra, pensando che la vista sul cortile mi avrebbe offerto uno spunto di fuga mentale nei momenti di maggiore stress. I miei nuovi compagni di classe erano altrettanto ansiosi di conoscersi; alcuni si erano già formati in piccoli gruppi, altri, come me, stavano ancora cercando di trovare il loro posto.
L'arrivo del professore di Italiano ha segnato l'inizio ufficiale della mia avventura liceale. Un uomo di mezza età, con un'aria di autorevolezza misto a gentilezza, ha salutato la classe con un sorriso che ha in qualche modo placato l’agitazione generale. Ha iniziato a presentare il programma del corso, parlando di romanzi, poesie e saggi che avremmo affrontato. Le sue parole mi hanno fatto sentire un po' più a mio agio, ricordandomi perché ero lì: per imparare e crescere, non solo come studente, ma anche come individuo.
Nel corso della giornata, ho avuto modo di conoscere altri professori e scoprire un assaggio delle varie materie. Ogni nuovo incontro era accompagnato da un misto di curiosità e apprensione. Alcuni professori sembravano più rigidi, altri più aperti e inclini al dialogo. Sono succedute altre presentazioni, ogni professore delineando le proprie aspettative e modalità d'insegnamento, aumentando l'anticipazione per ciò che ci attendeva nei mesi a venire.
Durante le pause, ho cercato di socializzare con i nuovi compagni. Abbiamo scambiato le prime parole, condiviso le prime impressioni e, pian piano, si è iniziata a costruire una rete di relazioni che sarebbe diventata, col tempo, parte integrante della mia vita scolastica. Alcuni volti erano entusiasti e accoglienti, altri più riservati e cauti. Anch'io oscillavo tra questi due estremi, cercando di bilanciare la mia voglia di conoscere nuove persone con la naturale riservatezza di trovarmi in un ambiente nuovo.
Quando la giornata è giunta al termine, ero esausto ma anche sollevato. Avevo superato il primo giorno, un passo importante in un percorso che sapevo sarebbe stato impegnativo ma anche ricco di soddisfazioni. Quelle prime ore avevano dissipato buona parte delle paure iniziali, sostituite da un sentimento di determinazione e speranza per ciò che il futuro mi riservava.
Rientrando a casa, ho ripercorso mentalmente ogni momento della giornata. Certo, c'erano ancora timori e incertezze, ma c'era anche una nuova consapevolezza: ero pronto ad affrontare questa nuova fase della mia vita scolastica, curioso e desideroso di scoprire dove mi avrebbe portato.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 9** Commento: Ottima descrizione delle emozioni del primo giorno di scuola superiore.
**Voto: 9** Commento: Un tema ben strutturato, che trasmette con efficacia le emozioni del primo giorno di scuola.
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