Racconto realistico con elementi fantastici: inizio dialogico, flashback, sequenza riflessiva e finale aperto
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 28.11.2024 o 21:50
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 19.11.2024 o 17:47
Riepilogo:
Marta e Luca scoprono una misteriosa torre avvolta in una luce blu, stimolando la loro curiosità e sogni d'avventura. ✨?
La Torre delle Meraviglie
«Non posso crederci, Marta! Hai visto quello che è successo alla vecchia torre?», esclamò Luca, il cui volto era una maschera di incredulità.
Marta, appoggiata al muretto del parco, rispose con uguale sorpresa: «Sì, è inspiegabile! Proprio ieri eravamo lì, e non c’era nulla di strano!».
La vecchia torre in questione era una struttura abbandonata alla periferia del villaggio. Leggende narravano che fosse stata costruita secoli fa da un alchimista alla ricerca dell'elisir di lunga vita. Fin da bambini, Marta e Luca avevano spesso inventato storie su quel luogo misterioso, dipingendo avventure tra creature fantastiche e segreti incantati. Tuttavia, nulla avrebbe potuto prepararli a ciò che avevano scoperto quella mattina.
Nel cuore della notte, un’enorme luce blu era stata avvistata nei pressi della torre, e quando il sole sorse, il villaggio trovò la torre avvolta da un’aura fluorescente, una sorta di nebbia luminescente che ne delineava le forme, rendendola quasi eterea.
«Dobbiamo indagare», propose Luca, con gli occhi che brillavano di curiosità. Marta annuì, sebbene con un pizzico di esitazione. Sapeva che le loro fantasie infantili non avrebbero potuto prepararli alla realtà di ciò che avrebbero trovato.
Mentre si avventuravano verso la torre, i due amici rievocarono un'avventura scolastica di anni prima. Ricordarono il giorno in cui il loro insegnante di storia li aveva portati in gita scolastica alla biblioteca comunale. Tra gli scaffali polverosi, avevano trovato un vecchio libro che parlava delle leggende locali. In una di queste si narrava delle doti magiche dell’alchimista, capace di controllare gli elementi al punto da trasformare la pioggia in una docile nebbia blu.
Arrivati alla torre, Marta e Luca osservarono la struttura imponente con un misto di timore e meraviglia. Si avvicinarono lentamente, non tanto temendo la struttura in sé, quanto piuttosto ciò che essa avrebbe potuto significare. Luca si chiese ad alta voce: «Può essere possibile? Potrebbe l’alchimista essere riuscito davvero a realizzare la sua magia? E se ciò che vediamo ora è un’eredità di quanto ha studiato?».
Marta rifletté su quelle parole. Le leggende raccontate dai loro nonni sembravano solo favole per intrattenere i bambini. Ma che accade quando la finzione sembra farsi reale? Si fece strada un pensiero: forse il confine tra la realtà e l’immaginazione non è così netto. Esiste davvero la certezza di sapere cosa sia reale e cosa no?
In un baleno, un suono strano li fece sussultare. Sembrava una sorta di musica, una melodia eterea proveniente dall'interno della torre. Si guardarono reciprocamente, il cuore accelerato dall'eccitazione e dalla paura.
«Forse dovremmo aspettare», disse Marta, con una voce carica di dubbi. «Non sappiamo cosa potremmo trovare là dentro».
Luca annuì, ma l'espressione sul suo volto catturava il desiderio di esplorare l'ignoto. Sentivano entrambi che qualcosa di straordinario li attendeva, e tuttavia, il timore di aprire quella porta rimaneva.
Alla fine decisero di non entrare, almeno per quel giorno. Presero la via del ritorno, promettendo di tornare con più informazioni e forse anche con qualcuno che potesse aiutarli a comprendere.
La sera, seduti in piazza, rifletterono su quanto avevano scoperto. Era come se il passato fosse riuscito a proiettarsi nel presente, intrecciando storie di fantasia con la loro realtà quotidiana. E mentre il sole calava, tingendo il cielo di arancione e indaco, entrambi sentivano che questa esperienza li avrebbe cambiati, spalancando una porta non solo sulla torre misteriosa, ma su un mondo di possibilità mai contemplato prima d'ora.
Rimuginando, Marta osservò: «Le nostre avventure di bambini erano fatte di sogni e giochi. Ma oggi sembra che parte di quei sogni abbia trovato rifugio nella realtà. Forse la vera magia non è nelle trasformazioni spettrali di un’alchimista, ma in come scegliamo di approcciare all'ignoto».
Luca, annuendo pensieroso, rispose: «Forse hai ragione. Forse, la magia è nel modo in cui affrontiamo le storie del nostro passato e i misteri del nostro presente».
E mentre le stelle iniziavano a brillare sopra il loro piccolo villaggio, i due amici sognavano nuove avventure, consapevoli che, con un pizzico di meraviglia e determinazione, tutto poteva essere possibile.
Col tempo, il villaggio si abituò alla strana aura della torre, che divenne una sorta di misterioso monumento, un ricordo di ciò che era e di ciò che avrebbe potuto essere. Marta e Luca, nel frattempo, continuarono a esplorare, convinti che la vera avventura non fosse solo ciò che trovi fuori, ma anche il viaggio che compi dentro di te.
Il futuro li aspettava, misterioso, incerto e pieno di meraviglie ancora, chissà quante, da svelare.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 10-** Ottimo lavoro! Hai saputo combinare abilmente elementi realistici e fantastici, creando una narrazione avvincente e riflessiva.
**Voto: 10-** Commento: Un racconto avvincente che unisce abilmente realtà e fantasia.
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