Una favola con due animali: La morale di chi va piano va lontano
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 14.12.2024 o 7:36
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 11.12.2024 o 16:45
Riepilogo:
Tina la Tartaruga e Curzio il Coniglio gareggiano. Curzio deride, ma Tina, con calma, vince. La pazienza trionfa sulla fretta! ??✨
C'era una volta, in una grande foresta verde, una piccola Tartaruga di nome Tina e un vivace Coniglio di nome Curzio. Tina era nota in tutta la foresta per la sua lentezza e la sua tranquillità. Curzio, d'altra parte, era famoso per essere il corridore più veloce che la foresta avesse mai visto. Ogni giorno, Curzio saltava felice tra gli alberi, mentre Tina avanzava, con calma, lungo i sentieri tranquilli.
Un giorno, mentre tutti gli animali si radunavano per la festa della foresta, Curzio iniziò a deridere Tina per la sua lentezza. "Guarda quanto sei lenta", diceva ridendo, "non arriverai mai dall'altra parte della foresta prima che faccia buio!"
Tina, con un sorriso gentile, rispose: "Forse sono lenta, Curzio, ma sono certa che riuscirò ad arrivare dovunque voglio, se mi prendo il mio tempo".
"Oh, davvero? Allora perché non facciamo una gara?" propose Curzio, certo della sua vittoria. "Voglio dimostrarti che essere veloci è sempre meglio".
Tina, con la sua solita calma, accettò l'invito di Curzio. Gli altri animali si fecero da parte per lasciare spazio alla gara più attesa di sempre. La linea di partenza era uno spiazzo tra gli alberi e il traguardo era al grande Fico, poco distante, ma abbastanza lontano da sembrare una sfida per Tina.
Al segnale di partenza, Curzio si lanciò avanti con enorme velocità, scomparendo quasi immediatamente tra i cespugli. Tina, invece, iniziò il suo viaggio a piccoli passi, senza fretta e senza preoccupazioni. Mentre saltava a perdifiato, Curzio non si accorse nemmeno di quanti fiori e quanti bellissimi scorci stesse superando. Presto si ritrovò a metà percorso e pensò: "Questa gara è una bazzecola! Sono talmente in anticipo che posso anche concedermi un po' di riposo".
Così, Curzio si fermò sotto l'ombra fresca di una grande quercia. Stanco per lo sforzo iniziale, si addormentò con l'intenzione di riprendere la corsa prima che Tina arrivasse.
Intanto, Tina continuava lentamente, ma con costanza. La sua passeggiata permetteva di apprezzare ogni dettaglio della foresta: i cinguettii degli uccelli, il mormorio del ruscello vicino, il profumo dei fiori selvatici. Quando passò oltre la grande quercia, notò Curzio raggomitolato profondamente addormentato.
Senza fermarsi, Tina prosegui lungo il sentiero. Passavano le ore e il sole si abbassava lentamente verso l'orizzonte. Quando Curzio alla fine si svegliò, si accorse con sorpresa che Tina non era ancora in vista. Con un balzo, si lanciò velocemente verso il traguardo.
Ma quando arrivò al grande Fico, vide tutti gli animali della foresta riuniti intorno a Tina. Tina aveva raggiunto il traguardo! Gli animali l'accolsero con applausi e abbracci per l'impegno e la pazienza dimostrata.
Curzio, con imbarazzo, si avvicinò a Tina. "Non avrei mai pensato che saresti arrivata prima di me. Ti chiedo scusa per averti sottovalutata".
Tina sorrise serenamente: "Non importa, Curzio. L'importante è aver imparato che chi va piano, va lontano. La fretta a volte può essere un ostacolo più che una vantaggio".
Da quel giorno, gli animali della foresta ricordarono sempre la lezione di quella gara speciale. Curzio imparò a prendersi il suo tempo quando ne aveva bisogno e Tina divenne un simbolo di pazienza e determinazione. E così, la foresta continuò a vivere in armonia, con gli abitanti che avevano finalmente capito che non importa quanto veloce si va, ma come si affronta il proprio cammino.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 9 Commento: Ottima narrazione della favola! Hai presentato i personaggi in modo chiaro e interessante, trasmettendo bene la morale finale.
Voto: 10- Commento: Ottima interpretazione della morale! La storia è ben strutturata, con personaggi vivaci e un messaggio chiaro.
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