Tema

Raccontare in terza persona la nostra peggiore brutta figura.

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Tipologia dell'esercizio: Tema

Raccontare in terza persona la nostra peggiore brutta figura.

Riepilogo:

Laura, timida studentessa, affronta la paura di parlare in pubblico. Dopo una brutta figura, impara a gestire l'ansia e supera se stessa nel successivo discorso. ??

Laura era una studentessa diligente e appassionata del quarto anno di liceo scientifico. Nonostante i suoi buoni risultati scolastici, aveva sempre temuto il momento di parlare in pubblico. Era una ragazza timida, ma in classe cercava di partecipare quanto poteva, consapevole che questo avrebbe migliorato le sue capacità oratorie.

Un giorno, il professore di italiano decise di assegnare ad ogni studente un breve discorso su un argomento a loro scelta. Laura scelse di parlare della letteratura italiana del Novecento, un campo che conosceva bene grazie alla sua passione per gli autori di quel periodo, come Italo Calvino e Cesare Pavese.

Laura dedicò molto tempo alla preparazione del suo discorso. Passò interi pomeriggi in biblioteca, raccogliendo informazioni e annotando citazioni che avrebbe incluso. Scrisse e riscrisse il testo del discorso, cercando di renderlo il più chiaro e interessante possibile. Quando finalmente fu soddisfatta del risultato, iniziò a memorizzarlo.

Arrivò il giorno delle presentazioni. Laura era nervosa, ma anche emozionata. Si era preparata meticolosamente e sentiva di conoscere il suo argomento a fondo. Quando fu il suo turno, si alzò dalla sedia con le mani leggermente tremanti e si avvicinò alla cattedra con il discorso ben fermo tra le mani.

All'inizio tutto sembrava andare per il meglio. Laura iniziò a parlare lentamente, cercando di mantenere la calma. Guardava i suoi compagni e il professore, cercando di non distogliere lo sguardo dalle loro espressioni che, finora, sembravano interessate. Tuttavia, dopo i primi minuti, cominciò a sentire un brivido di panico. Le parole che aveva memorizzato con tanto zelo sembravano svanire dalla sua mente come sabbia tra le dita.

In quel momento, Laura commise l'errore fatale di provare a improvvisare. Mentre cercava di ricordare una citazione di Italo Calvino, si inceppò e pronunciò alcune parole incomprensibili. Sentì un mormorio tra i compagni e vide il professore corrugare leggermente la fronte. Cercò di riprendersi, ma l'imbarazzo era ormai troppo grande.

Come se non bastasse, nel tentativo disperato di riagganciare il filo del discorso, confuse Cesare Pavese con Eugenio Montale, attribuendo un verso di Pavese al noto poeta Montale. Alcuni compagni iniziarono a ridacchiare e Laura sentì le guance prendere fuoco. La sua mente era un vortice di confusione e vergogna.

Alla fine, balbettò qualche parola per concludere e, velocemente, tornò al suo posto con lo sguardo basso, evitando di guardare chiunque. Il professore, mostrando comprensione, le diede comunque un voto meritato per lo sforzo, ma Laura sapeva di aver fatto una brutta figura. Durante l'intervallo, alcuni amici cercarono di consolarla, dicendole che non era andata così male, ma lei non poté fare a meno di sentire che tutti stessero ridendo dietro le sue spalle.

Per molti giorni, Laura evitò di commentare l'accaduto. Il suo autostima aveva subìto un duro colpo, ma col tempo cominciò a riflettere sull'incidente e sulle lezioni che poteva trarne. Capì che, sebbene fosse una brutta figura, era anche una preziosa opportunità per crescere. Imparò l'importanza di gestire l'ansia, di praticare le tecniche di respirazione e di accettare che gli errori fanno parte del percorso di apprendimento.

Dopo qualche mese, il professore diede agli studenti un'altra opportunità di preparare un discorso, e questa volta Laura decise di affrontare la sfida con una nuova prospettiva. Preparò il suo intervento come prima, ma si concentrò anche sullo sviluppo di strategie per calmare i nervi. Prese lezioni di tecniche di comunicazione e mise in pratica una serie di esercizi di rilassamento.

Arrivato il momento del nuovo discorso, Laura sentiva ancora l'ansia, ma era maggiormente preparata ad affrontarla. Iniziò a parlare con qualche incertezza, ma man mano che procedeva, guadagnò fiducia. Quando terminò, i suoi compagni le riservarono un caloroso applauso. Il professore le sorrise, annuendo con approvazione. Laura sentì un peso sollevarsi dal cuore: questa volta, aveva superato la sua paura e dimostrato a se stessa che poteva farcela.

L'episodio della brutta figura non era stato dimenticato, ma ora lo vedeva come una pietra miliare, una tappa necessaria nella sua crescita. Da quell'esperienza, Laura imparò a non temere il fallimento, poiché ogni errore portava con sé la possibilità di migliorare e di superare i propri limiti. Quello che una volta era stato fonte di imbarazzo si trasformò in un simbolo di resilienza e di progresso.

Domande di esempio

Le risposte sono state preparate dal nostro insegnante

Come Laura si è preparata al discorso?

Laura ha trascorso interi pomeriggi in biblioteca, raccogliendo informazioni e annotando citazioni per il suo discorso sulla letteratura italiana del Novecento. Ha scritto e riscritto il testo, cercando di renderlo chiaro e interessante, e lo ha memorizzato per essere pronta.

Cosa ha causato l'ansia di Laura durante il discorso?

Durante il discorso, Laura ha iniziato a sentire un brivido di panico quando le parole che aveva memorizzato hanno iniziato a svanire dalla sua mente. Questo l'ha spinta a improvvisare, causando un errore che ha peggiorato la sua ansia e l'imbarazzo.

Quale errore ha commesso Laura durante il discorso?

Laura ha commesso l'errore di confondere Cesare Pavese con Eugenio Montale, attribuendo un verso di Pavese al poeta Montale. Questo ha portato alcuni compagni a ridere, aumentando ulteriormente il suo imbarazzo e la confusione.

Come ha reagito il professore all'esibizione di Laura?

Il professore, mostrando comprensione, le ha dato comunque un voto meritato per lo sforzo. Questo ha aiutato Laura a capire che sebbene avesse fatto una brutta figura, il suo impegno era stato riconosciuto.

Cosa ha imparato Laura dalla sua esperienza?

Laura ha imparato l'importanza di gestire l'ansia, praticare tecniche di respirazione e accettare che gli errori fanno parte dell'apprendimento. Ha visto l'incidente come un'opportunità di crescita, sviluppando strategie per migliorare e affrontare la paura.

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Ocena nauczyciela:

approveQuesto lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 17.10.2024 o 21:05

Sull'insegnante: Insegnante - Fabio E.

Con 13 anni nella secondaria, preparo alla maturità e supporto le classi più giovani. Insegno pianificazione, selezione degli esempi e uno stile coerente che porta punti. Lavoriamo con criteri concreti e un clima sereno e ordinato.

Voto:5/ 525.10.2024 o 8:10

Voto: 9 Commento: L’elaborato è ben strutturato, con un chiaro sviluppo narrativo e un forte messaggio di crescita personale.

L'attenzione ai dettagli e l'emozione trasmessa sono efficaci. Ottimo lavoro, continua così!

Komentarze naszych użytkowników:

Voto:5/ 526.10.2024 o 9:20

**Voto: 10-** Commento: Ottima narrazione, con una struttura chiara e un forte sviluppo del personaggio.

La descrizione dell'emozione di Laura è molto coinvolgente e il messaggio finale di resilienza arricchisce il tema. Bravo!

Voto:5/ 51.12.2024 o 3:24

Grazie per questo articolo, mi ha davvero dato qualche spunto per il mio tema!

Voto:5/ 52.12.2024 o 17:15

Mi chiedo, come si può davvero superare la paura di parlare in pubblico? È una cosa che mi blocca sempre! ?

Voto:5/ 56.12.2024 o 20:38

Penso che la cosa migliore sia esercitarsi davanti a qualcuno di fiducia. Anche io faccio così!

Voto:5/ 58.12.2024 o 18:45

Wow, Laura è così coraggiosa! Vorrei avere la sua determinazione

Voto:5/ 510.12.2024 o 3:11

Grazie mille, questo racconto mi ha motivato a non arrendermi! ☺️

Voto:5/ 511.12.2024 o 0:11

Ma se uno non ha mai avuto esperienze come quella di Laura, che consigli daresti per iniziare?

Voto:5/ 513.12.2024 o 8:09

Ottimo esempio! Io ho una presentazione e spero di non fare la stessa brutta figura! ?

Voto:5/ 516.12.2024 o 12:44

È bello sapere che anche gli altri hanno paura, mi fa sentire meno solo!

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