Sei il protagonista e ti sei perso durante una passeggiata in montagna.
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 19.10.2024 o 20:55
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 30.09.2024 o 9:52
Riepilogo:
In una fredda mattinata d'autunno, un ragazzo si perde in montagna. Dopo una notte da solo, incontra un escursionista che lo riporta a casa. ?️?
Era una fredda mattinata di fine autunno quando decisi di intraprendere una passeggiata sui monti che circondano il piccolo villaggio in cui vivo. L'amore per la montagna è una passione che ho ereditato dal nonno, che mi portava spesso con sé nelle sue esplorazioni. Preparai con cura il mio zaino riempiendolo con una borraccia d'acqua, cibo sufficiente per una giornata, mappa, bussole e il mio vecchio, ma fidato, telefono cellulare. Salire sui sentieri montani era un modo per ritrovare me stesso, lontano dalla frenesia della vita quotidiana.
Partii all'alba, con il sole appena visibile all'orizzonte e i primi raggi che dipingevano il cielo di un tenue colore dorato. Ero attrezzato con vestiti caldi e scarpe adatte, consapevole delle temperature rigide che avrei potuto incontrare. Inizialmente, il sentiero era ben visibile e segnalato, rendendo l'ascesa piacevole. Apprezzavo il silenzio interrotto solo dai suoni della natura: il cinguettio lontano degli uccelli, il fruscìo delle foglie sotto i miei passi, il suono di un ruscello nascosto tra le rocce.
Dopo qualche ora di cammino, decisi di fare una breve pausa per ristorarmi. Seduto su un masso, gustai un panino e un sorso d'acqua, osservando il panorama mozzafiato che si spalancava davanti a me. Sentivo già la stanchezza nei muscoli, ma l'entusiasmo e la voglia di scoprire nuovi posti mi spinsero a proseguire. Decisi di lasciare il sentiero principale per esplorare un tratto di bosco che non avevo mai visto prima. Era lì che cominciò la mia avventura.
Continuai a camminare per un po', immerso nei miei pensieri, fino a quando mi resi conto che avevo smarrito il sentiero. Cercai di ritornare sui miei passi, ma la vegetazione fitta e le rocce frastagliate rendevano difficile orientarsi. Nonostante la mia bussola e la mappa, mi accorsi rapidamente che non riuscivo a riconoscere la direzione giusta. Il sole stava cominciando a scendere, tuffandosi dietro le montagne, e con esso diminuiva anche la mia visibilità.
Il panico iniziava a farsi strada dentro di me. Respirai profondamente e cercai di mantenere la calma, ricordandomi degli insegnamenti del nonno: "Nel dubbio, fermati e analizza la situazione". Decisi di non muovermi ulteriormente e di cercare un punto sicuro dove passare la notte, sperando che con la luce del giorno successivo sarebbe stato più facile ritrovare la strada.
Costruii un piccolo rifugio improvvisato con rami e foglie secche, cercando di proteggermi dal freddo pungente della notturna montagna. Accendevo il fuoco usando un accendino che avevo portato con me e vi aggrappai un pentolino per scaldare un po' di zuppa che avevo nello zaino. Mi rannicchiai vicino al fuoco, il suo calore e il lume mi davano un po' di conforto, ma il pensiero di essere solo e perso mi faceva tremare più della fredda aria notturna.
Il tempo passava lento e le ore sembravano allungarsi all'infinito. Nonostante la paura, cercai di dormire qualche ora, ma il sonno era interrotto da rumori notturni e dal pensiero costante di cosa avrei fatto l'indomani. Al sorgere del sole, mi sentii leggermente più rinfrancato e con nuova determinazione, mi misi in cammino sperando di ritrovare il sentiero.
Fu durante una delle mie pause, mentre osservavo un punto panoramico alto su una roccia, che vidi una figura umana in lontananza. Con urla e gesti, cercai di attirare la sua attenzione. La persona notò il mio segnale e si avvicinò: era un escursionista esperto che conosceva bene quei monti. Spiegai la mia situazione e mi assicurò che mi avrebbe aiutato a tornare al sicuro.
Seguendolo per un sentiero che non avevo notato precedentemente, raggiungemmo infine una strada battuta che portava direttamente al villaggio. Sentii un peso enorme sollevarsi dal cuore, grato per aver incontrato qualcuno proprio nel momento in cui iniziavo a perdere la speranza.
Ritornato a casa, promisi a me stesso che non avrei mai più preso l'esplorazione della montagna con leggerezza. Ogni avventura ha i suoi rischi e le sue difficoltà, e mi ero reso conto di quanto fosse importante essere preparati e consapevoli di ciò che si può incontrare. Questa esperienza mi aveva insegnato tanto su me stesso e sul rispetto che si deve avere per la natura.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 9** Il tema è ben strutturato e coinvolgente, con un'eccellente descrizione delle emozioni e dell'ambiente.
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