Ispirandoti ai brani letti, utilizza uno dei seguenti spunti per inventare un racconto fantastico: un giorno il protagonista trova in soffitta un vecchio cappotto, lo indossa e si rende conto di avere sensazioni strane e di vedere cose che non esistono.
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 15.12.2024 o 7:00
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 7.12.2024 o 11:06

Riepilogo:
Luca scopre un cappotto in soffitta e viaggia nel passato, incontrando il nonno giovane. Questo evento lo lega al passato e ai ricordi di famiglia. ?✨
Nel freddo pomeriggio d'inverno, Luca, un tranquillo studente di liceo, si avventurò nella soffitta polverosa della casa dei nonni, un luogo che non aveva esplorato da anni. La luce fioca che filtrava dalle finestrelle illuminate appena i numerosi oggetti accumulati nel tempo: vecchi mobili coperti da teli, scatole colme di libri ingialliti, giocattoli anneriti e quotidiani sgualciti. Luca amava quel rifugio, un posto dove i ricordi di famiglia rimanevano intatti.
Mentre vagava senza una meta precisa, il suo sguardo cadde su un cappotto nascosto sotto un baule. Quel capo, di un indefinito colore tra il grigio e il blu, sembrava sprigionare un'aura di mistero. Sopraffatto da un impulso inspiegabile, Luca lo tirò fuori e lo indossò senza pensarci troppo.
Appena avvolto dal cappotto, una sensazione di calore lo pervase, come se l'indumento fosse fatto su misura per lui. Subito dopo, un fremito gli percorse la schiena e un leggero capogiro lo colse. Chiuse gli occhi per un istante e, riaprendoli, si trovò immerso in una scena straordinaria.
La soffitta era scomparsa. Al suo posto, c'era una strada di città della prima metà del Novecento, animata da carrozze trainate da cavalli e uomini in abiti d’epoca. I colori erano incredibilmente vividi e i suoni – il tintinnio delle monete, i richiami dei venditori – vibranti e intensi. Luca, incredulo, cercò di toccare un passante, ma la sua mano passò attraverso la figura come fosse fumo.
Con il cuore che batteva forte, cercò di comprendere cosa stesse accadendo. Forse il cappotto, pensò, era una sorta di porta verso il passato. Una sensazione di meraviglia mista a disagio lo invase, e decise di esplorare quel mondo.
Camminando tra la folla, notò che nessuno si accorgeva di lui. Decise di osservarli, seguendo le loro conversazioni e osservando le vetrine dei negozi che parlavano di un'epoca lontana. Poi, un dettaglio famigliare lo colpì; vide l'edificio di una scuola, vecchio ma familiare. Era l'istituto che suo nonno frequentava, come gli era stato raccontato tante volte.
Luca notò un ragazzo della sua età, immerso nella lettura di un libro nel cortile della scuola. Avvicinandosi, riconobbe una somiglianza con le foto del nonno da giovane. Con il cuore in tumulto, cercò di comunicare, ma non uscì nessun suono. Provò allora a pensare intensamente, inviando un messaggio mentale. Incredibilmente, il ragazzo alzò lo sguardo verso di lui, come se avesse percepito qualcosa.
I due si osservarono intensamente. Alla fine, il ragazzo sorrise, come se avesse colto un legame tra loro. In quell'istante, Luca sentì un calore provenire dal cappotto, capendo che era giunto il momento di tornare.
Riavendosi, si ritrovò nella soffitta. Sfilò lentamente il cappotto e lo posò con cura su una sedia.
Nei giorni successivi, Luca non riuscì a smettere di riflettere su quell'esperienza. Raccontò la storia al nonno, omettendo alcuni dettagli per paura di sembrare folle. Il nonno, con un sorriso complice, ascoltò in silenzio, dicendogli poi che ogni famiglia ha i suoi segreti e che certe esperienze sono tesori da custodire nel cuore.
Quel pomeriggio d'inverno aveva intrecciato il passato e il presente, donando a Luca una nuova prospettiva sulla magia dei ricordi. Il vecchio cappotto in soffitta divenne simbolo di un legame straordinario tra le generazioni.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 9 Commento: Ottima narrazione; hai saputo creare un'atmosfera suggestiva e un forte legame emotivo tra il protagonista e la sua storia familiare.
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