Racconto fantastico: Il drago e la coccinella nella grotta gelata e le magie che aiutano a risolvere il problema

Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 6.12.2024 o 18:12

Tipologia dell'esercizio: Tema

Aggiunto: 6.12.2024 o 18:04

C'era una volta una piccola coccinella di nome Lilia che viveva in un rigoglioso bosco pieno di fiori colorati e alberi altissimi. Lilia era una coccinella molto curiosa e avventurosa, sempre alla ricerca di nuovi luoghi da esplorare. Un giorno, mentre svolazzava tra le margherite, sentì una storia raccontata da un vecchio gufo sulla cima dell'albero più grande del bosco. Il vecchio gufo raccontava di una grotta magica nascosta in una montagna lontana, dove viveva un drago dalle scaglie d'oro, e che nel cuore di questa grotta si nascondeva un segreto tanto potente da risolvere qualsiasi problema.

Affascinata dal racconto, Lilia decise che avrebbe trovato quella grotta magica. Prese tutto il suo coraggio e partì all'avventura, volando sopra le cime degli alberi e attraversando prati e ruscelli. Dopo un lungo viaggio, finalmente raggiunse la base della montagna leggendaria. Mentre si avvicinava all'entrata della grotta, l'aria divenne più fredda, e una sottile nebbia avvolgeva l'ambiente circostante.

Entrando nella grotta, Lilia si accorse che la leggenda era vera: il pavimento e le pareti erano ricoperte di uno strato di ghiaccio scintillante che rifletteva una luce blu eterea. Continuò a muoversi con cautela, il fruscio delle sue ali spezzava il silenzio che regnava sovrano. Dopo aver attraversato numerosi tunnel, finalmente giunse nell'enorme caverna centrale. E lì, al centro della grotta, vide il drago dalle scaglie d'oro!

Il drago era immenso, con occhi gentili che osservavano Lilia con curiosità. Non sembrava per niente minaccioso, anzi, sembrava aspettarla. Si presentò come Drago Aurus e le chiese cosa l'avesse portata fin lì. Lilia raccontò del suo viaggio e chiese se il drago potesse aiutarla a risolvere i problemi che affliggevano il bosco da cui proveniva. Le piante faticavano a crescere e la pioggia era diventata rara, mettendo in pericolo la vita di tutti gli abitanti del bosco.

Drago Aurus ascoltò attentamente e annuì comprensivo. Spiegò che un antico incantesimo aveva spezzato l'equilibrio naturale e che da tempo stava aspettando un messaggero come Lilia per aiutare a ristabilirlo. Le raccontò di una gemma incantata nascosta nella grotta, una fonte di magia pura che, se riportata al bosco, avrebbe riportato la fioritura e la pioggia.

Insieme, Lilia e Aurus iniziarono a cercare la gemma. La grotta era un labirinto di passaggi ghiacciati, ma grazie alla luce dorata delle scaglie del drago, riuscirono a orientarsi. Dopo diverse ore, giunsero in una piccola sala nascosta dove la gemma pulsava di una luce verde brillante. Con delicatezza, Lilia la prese tra le zampe.

Aurus spiegò che la magia sarebbe stata attivata solo se usata con il cuore puro e il desiderio sincero di aiutare gli altri. Lilia comprese la responsabilità che le era stata affidata e promise di usare la gemma per il bene del bosco.

Accompagnata dal drago per un tratto, Lilia iniziò il viaggio di ritorno. Quando raggiunse il bosco, volò al centro della radura più grande e lì posò la gemma incantata sulla terra. Immediatamente, una luce intensa si diffuse tutt'intorno, e il cielo cominciò a farsi scuro di nubi cariche di pioggia. Dapprima, un leggero scroscio, poi una pioggia rigenerante cadde, bagnando il terreno assetato e le piante affaticate.

Gli abitanti del bosco, sorpresi dalla pioggia inaspettata, uscirono dai loro rifugi e celebrarono l'evento. Fiori iniziarono a sbocciare, e l'equilibrio naturale si ristabilì grazie al coraggio e alla buona volontà della piccola Lilia. La coccinella venne accolta come un'eroina, e il bosco tornò a essere un luogo felice e rigoglioso.

Da quel giorno, Lilia divenne la custode del bosco, ricordando a tutti l'importanza di collaborare e di prendersi cura della propria casa. Il drago Aurus tornò alla sua grotta, sicuro che il bosco fosse in buone mani, e la sua amicizia con Lilia restò una meravigliosa leggenda raccontata da generazioni a venire.