Il racconto dei due gatti della nonna Ilde
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 13.10.2024 o 22:17
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 3.10.2024 o 16:13
Riepilogo:
La casa di nonna Ilde era un rifugio magico, tra gatti e fiori. Le sue storie e il calore umano creavano momenti di serenità e felicità. ???⬛
La casa di nonna Ilde era un rifugio sicuro e accogliente, un piccolo universo dove la tranquillità regnava sovrana, e per me, rappresentava un luogo magico in cui la frenesia del mondo esterno sembrava non avere alcuna presa. Quell’abitazione, immersa nel verde e adornata di fiori sbocciati in ogni stagione, raccontava un passato fatto di storie misteriose e avventure inaspettate. Ogni visita a casa di nonna Ilde era un ponte verso un passato sereno, e i veri protagonisti di questo viaggio erano i suoi amatissimi gatti: Micione e Oliver.
Micione era un gatto certosino dal pelo così morbido da sembrare seta, con una caratteristica punta della coda bianca che sembrava nevicare sul suo mantello argentato. L’eleganza di Micione, che si muoveva con grazia felina attraverso i boschetti di fiori nel giardino di nonna Ilde, era paragonabile a quella di una piccola pantera. Il suo sguardo, sereno e profondo, riusciva a catturare la mia attenzione e a infondere un senso di calma e serenità che solo lui sapeva donare. Micione era, senza ombra di dubbio, la quiete prima della tempesta.
All'opposto, Oliver era una vera forza della natura: un gattino dal mantello color del miele, con occhi così azzurri che sembravano riflessioni del cielo in una giornata estiva. Oliver incarnava la curiosità in ogni sua forma e si lanciava in ogni nuova avventura con entusiasmo e gioiosa inconsapevolezza. I suoi giochi nel giardino erano uno spettacolo: sfrecciare tra gli steli d'erba e arrampicare sugli alberi erano le sue attività preferite. Lui era la magia della scoperta in ogni angolo inesplorato.
Era marzo, il cuore della primavera, e il mondo sembrava risvegliarsi da un lungo letargo invernale. Il sole iniziava a diffondere un calore tiepido e confortante, invogliando la natura a esplodere in colori vibranti e profumi inebrianti. Il cielo si tingeva di un azzurro cristallino, e piccole nuvole bianche vagavano lente, come soffici batuffoli di cotone nel vento gentile. In giardino, la vivacità della nuova stagione si faceva evidente con fiori che sbocciavano in ogni angolo e piccoli segni di vita che emergevano dalla terra fertile.
Le cavolaie, farfalle delicate dalle ali candide con punte nere, danzavano leggere sopra i villosi cavoli che nonna Ilde curava con amore e dedizione. Ogni volta che osservavo queste creature eleganti volteggiare tra le piante, mi sentivo pervadere da una sensazione di serenità e magia che solo quei momenti di estrema semplicità potevano offrire. Le verdure nel giardino di nonna Ilde non erano meri ortaggi, ma opere d’arte naturali, con le loro foglie che cambiavano sfumature sotto la luce del giorno, un omaggio alla magnificenza della natura.
Quando il sole cedeva il passo alla notte, il cielo si vestiva di colori incredibili, passando dal vibrante arancione del tramonto al vellutato viola che accompagnava le prime stelle. Era il momento in cui le rondini facevano le loro ultime acrobazie nel cielo ormai buio, e i pipistrelli iniziavano a sollevarsi in cerca della cena serale, contribuendo allo spettacolo del giardino notturno di nonna Ilde.
La vera magia di quel luogo, oltre alla bellezza della natura, era il calore umano che solo nonna Ilde sapeva creare. La sua casa era un porto sicuro di affetto e amore, e ogni chiacchierata con lei era un viaggio nella storia e nella memoria. Donava con la sua saggezza una visione unica della vita, una capacità di vedere il mondo con occhi sempre nuovi. Le sue storie di tempi antichi, raccontate con passione e dettagli vividi, mi tenevano sempre incollato alla sedia, facendomi viaggiare in epoche lontane.
Passare il tempo con nonna Ilde era uno dei tesori più grandi della mia vita. I suoi racconti di giovani anni, di serate danzanti sotto il cielo stellato e di sfide superate con coraggio, erano per me fonte di ispirazione e bellezza. Mi ha insegnato a cogliere la poesia nascosta nei dettagli della quotidianità e a vedere il mondo con occhi che cercano sempre il bello.
Ogni giornata trascorsa con nonna Ilde rimarrà un ricordo indelebile nel mio cuore. Erano momenti di pura serenità e felicità, in cui abbandonarsi completamente alla semplicità e alla meraviglia della vita. Anche se il tempo continua a scorrere, i ricordi di quei giorni trascorsi in compagnia di Micione e Oliver, sotto il sole di marzo, rimarranno vividi e pulsanti nella mia anima. Nonna Ilde ha davvero creato un piccolo paradiso, un angolo di mondo dove ancora oggi mi rifugio nei miei pensieri per ritrovare pace e gioia, guidato dall’affetto e dalla saggezza che solo lei sapeva trasmettere.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 9/10 Commento: Ottimo lavoro! Hai saputo evocare emozioni e immagini vivide attraverso una prosa ricca e descrittiva.
**Valutazione: 10-** Il tema è ben scritto, evocativo e ricco di dettagli che trasmettono emozioni profonde.
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