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Il celebre passaggio nel capitolo diciassettesimo de "Il Principe" di Niccolò Machiavelli e parallelismo nel libro "La paranza dei bambini" di Roberto Saviano.

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Tipologia dell'esercizio: Tema

Riepilogo:

Nel "Principe", Machiavelli sostiene che per un principe è meglio essere temuto che amato. Saviano applica questo concetto alle dinamiche della camorra napoletana.

Nel capitolo diciassettesimo del "Principe" di Niccolò Machiavelli, emerge una delle questioni più dibattute e frequentemente citate: quella se sia meglio per un principe essere amato o temuto. Lo scrittore fiorentino argomenta che, sebbene l'ideale sarebbe essere amati e temuti allo stesso tempo, le due cose difficilmente possono coesistere. Machiavelli conclude che, essendo costretti a scegliere, è molto più sicuro per un principe essere temuto piuttosto che amato, sostenendo che gli uomini sono generalmente ingrati, volubili, simulati e pronti a tirarsi indietro nelle difficoltà.

Di questo celebre passaggio si serve Roberto Saviano nel suo libro "La paranza dei bambini" per costruire un ragionamento sul potere delle organizzazioni criminali e su come esse cuccano paura e rispetto per garantire la loro sopravvivenza e il loro dominio. Saviano utilizza il testo di Machiavelli per mettere in luce le dinamiche di controllo che regolano la micro-cultura criminale napoletana, particolarmente fra i giovani coinvolti nella criminalità organizzata.

Nel "Principe," Machiavelli afferma chiaramente che "Gli uomini amano a loro piacimento e temono a piacimento del principe”, ovvero che l'amore è un vincolo fragile, basato sulla reciproca convenienza e facilmente spezzabile, mentre la paura è più duratura perché è sostenuta dalla minaccia della punizione. Saviano piega questo concetto alla sua narrazione, illustrando come i giovani camorristi di Napoli utilizzino la minaccia e la violenza per consolidare il loro controllo sul territorio.

Saviano interpreta abilmente alcune delle proposizioni di Machiavelli, applicandole alle dinamiche socio-criminali della sua Napoli. Egli mostra come i giovani della "paranza" cerchino di essere temuti dai loro coetanei (e non solo), instillando paura per mantenere il controllo e ottenere rispetto. Questo rispetto, spesso mascherato da ammirazione, si basa più sulla paura che essi incutono piuttosto che su un autentico sentimento di stima o affetto. In più punti del libro, Saviano racconta di adolescenti che aspirano a diventare boss della camorra attraverso atti di violenza estrema, dimostrando come l'essere temuti diventi una sorta di passaporto sociale.

Tuttavia, Saviano si discosta anche dal contesto specificamente machiavelliano, interpretando la logica del bene comune e del governo efficace alla luce della cruda realtà sociale della criminalità organizzata. Se Machiavelli giustifica la paura come mezzo per garantire il mantenimento del potere e dell'ordine, Saviano ritrae la paura come una forza disgregatrice che demolisce le strutture sociali e la moralità. La narrazione di Saviano evidenzia questa spirale di violenza e paura in cui i giovani criminali diventano a loro volta vittime di un sistema che li costringe a una perenne sospensione tra l'essere carnefici e l'essere obiettivi di violenza.

Inoltre, Machiavelli suggerisce che il principe deve evitare l'odio a tutti i costi, poiché odiato perderà il controllo. Questo è un punto che Saviano denuncia come assente nella logica dei giovani camorristi, che spesso non riescono a capire la sottile differenza tra essere temuti ed essere odiati. Infatti, la paranza ignora o sottovaluta questa distinzione, operando in maniera talmente brutale e spregiudicata da trasformare il timore in odio latente all'interno delle comunità dove operano.

Saviano inoltre arricchisce il suo discorso con riferimenti alla strutturale disuguaglianza e alla mancanza di opportunità, che portano intere generazioni di giovani a vedere nella violenza una forma di autorealizzazione e di affermazione personale. Questo è un livello di analisi che Machiavelli non affronta direttamente, concentrandosi più sulla natura umana e sulle strategie del potere.

Così, mentre Machiavelli fornisce una logica fredda e calcolata del potere, Saviano estende questo ragionamento per denunciare un sistema che perpetua la violenza e la paura in una spirale senza fine, riflettendo non solo sulle dinamiche criminali, ma anche sul degrado sociale e la perdita di valori umani. Se Machiavelli può essere visto come un manuale per il governante astuto, Saviano lo utilizza per riflettere su un sistema profondamente disfunzionale e disumanizzante.

In sintesi, nel suo racconto "La paranza dei bambini", Roberto Saviano piega il testo machiavelliano per adattarlo alla descrizione di un modello di potere che, sebbene coerente con la logica della paura dominante in Machiavelli, riflette una decadenza morale e sociale che va oltre la semplice strategia politica, toccando corde più profonde dell'esistenza urbana e criminale.

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Valutazioni degli utenti ed insegnanti:

Voto:5/ 525.10.2024 o 15:50

**Voto: 10-** Commento: Ottimo lavoro! Hai dimostrato una comprensione approfondita dei concetti machiavelliani e la loro applicazione nel contesto contemporaneo.

L'analisi è ben strutturata, ma un maggiore focus su esempi specifici avrebbe potenziato ulteriormente il tuo tema.

Voto:5/ 526.10.2024 o 7:30

**Voto: 9** Commento: Ottima analisi dei concetti machiavelliani applicati alla realtà di Saviano.

La sintesi delle idee è chiara e pertinente, evidenziando il contrasto tra paura e odio. Un approfondimento interessante sul contesto sociale avrebbe reso il lavoro ancora più robusto.

Voto:5/ 527.11.2024 o 22:03

Grazie mille per l'articolo, mi hai davvero chiarito le idee! ?

Voto:5/ 52.12.2024 o 0:42

Ma come fa Machiavelli a dire che è meglio essere temuti? Non è più bello essere amati?

Voto:5/ 55.12.2024 o 20:16

In realtà, era molto pratico. A volte, la paura può essere più efficace dell'affetto, soprattutto in politica! ?

Voto:5/ 57.12.2024 o 0:40

Wow, non avevo mai pensato a come queste idee di Machiavelli possano essere applicate alla camorra. Fantastico!

Voto:5/ 510.12.2024 o 17:30

Ma Saviano in che modo usa il pensiero di Machiavelli? C'è un esempio specifico?

Voto:5/ 513.12.2024 o 0:12

Sì, parla di come i capi camorristi usino la paura per controllare il territorio e ottenere rispetto. È un parallelismo inquietante! ?

Voto:5/ 516.12.2024 o 18:24

Ottimo lavoro con questo riassunto! Era esattamente ciò di cui avevo bisogno per il mio tema

Voto:5/ 518.12.2024 o 19:53

Davvero interessante, non conoscevo bene "Il Principe". Potete consigliare qualche altro passaggio importante?

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