Rapporto tra Stati Uniti ed Europa dall'elezione di Trump
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 17.06.2025 o 16:36
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 16.06.2025 o 16:18
Riepilogo:
Dalla presidenza Trump, relazioni USA-Europa si sono complicate: tensioni commerciali, divergenze politiche e NATO. Biden cerca di ricostruire legami. ??
Dall'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti nel novembre 2016, le relazioni tra gli Stati Uniti e l'Europa hanno attraversato un periodo di trasformazione e ridefinizione, segnato da numerose sfide e dinamiche politiche complesse. Questo periodo è stato caratterizzato da un ripensamento del tradizionale legame transatlantico che aveva definito le relazioni tra queste due potenze dalla fine della Seconda guerra mondiale. Dopo decenni di cooperazione stretta e consolidata, soprattutto durante la Guerra Fredda, l'elezione di Trump ha portato a una fase di tensione e interrogativi, gettando un'ombra di incertezza sulle alleanze secolari.
Un elemento cruciale di attrito è stato l'approccio di Trump alle politiche commerciali. Gli Stati Uniti, sotto la sua amministrazione, hanno adottato una linea protezionistica che ha sovvertito molti degli accordi e delle pratiche commerciali esistenti con l'Europa. Trump ha criticato duramente l'Unione Europea per quelle che ha definito pratiche commerciali ingiuste, sottolineando quella che considerava una relazione commerciale squilibrata. Questo sentimento si è concretizzato con l'imposizione di tariffe del 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio nel 2018, giustificate come misure di sicurezza nazionale. L'Europa ha reagito rapidamente, implementando tariffe di ritorsione su beni iconici statunitensi come abbigliamento e motociclette. Questi sviluppi hanno evidenziato una netta spaccatura nei rapporti economici transatlantici, mettendo in discussione il concetto di fiducia reciproca nei trattati commerciali.
Un'altra area di conflitto è stata la politica estera, in cui l'approccio unilaterale dell'amministrazione Trump è stato evidente, particolarmente nell'abbandono dell'accordo nucleare iraniano nel maggio 2018. Conosciuto formalmente come Piano d'azione congiunto globale (JCPOA), l'accordo era stato un risultato diplomatico significativo raggiunto tra Iran e i P5+1 (Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti, più la Germania). Il ritiro degli Stati Uniti e la reimposizione delle sanzioni sull'Iran hanno messo in difficoltà i partner europei, che hanno cercato di mantenere l'accordo intatto, evidenziando divergenze profonde nelle priorità diplomatiche e nel metodo di gestione delle crisi globali.
In parallelo, la questione della NATO ha rappresentato un ulteriore elemento di frizione. Durante la sua campagna elettorale e il mandato presidenziale, Trump ha espresso scetticismo sull'impegno degli alleati europei rispetto agli obiettivi di spesa per la difesa. La sua retorica, che suggeriva un disimpegno americano se gli alleati non avessero aumentato i loro investimenti nel settore della difesa, ha sollevato dubbi sull'affidabilità della protezione americana. Sebbene gli Stati Uniti non abbiano formalmente ridotto il loro impegno verso la NATO, le critiche hanno instillato un senso di incertezza che ha spinto alcuni stati membri a considerare alternative per assicurare la loro sicurezza.
Le relazioni personali tra Trump e i leader europei hanno ulteriormente complicato la diplomazia transatlantica. I rapporti con Angela Merkel, allora Cancelliere della Germania, sono stati notoriamente freddi e carichi di tensioni. Divergenze filosofiche profonde su temi come il multilateralismo e il cambiamento climatico hanno impedito una collaborazione effettiva. Similarmente, le interazioni con Emmanuel Macron sono state caratterizzate da sforzi diplomatici spesso vanificati da divergenze irrisolte.
Nonostante queste tensioni, non tutte le dinamiche sono state negative. In alcuni ambiti, come la lotta al terrorismo e la sicurezza internazionale, la cooperazione è continuata. Sia gli Stati Uniti che l'Europa hanno riconosciuto l'importanza di affrontare sfide comuni come le minacce terroristiche e la proliferazione nucleare. Inoltre, la cooperazione scientifica, tecnologica e culturale ha continuato a prosperare, fornendo un legame tra le società civili al di là delle tensioni politiche.
Nel complesso, la presidenza di Trump ha rappresentato un test per la resilienza delle relazioni transatlantiche, spingendo l'Europa a riflettere sulla propria autonomia strategica e a esplorare altre partnership globali per diversificare le sue alleanze. La situazione ha costretto i paesi europei a rivalutare l'affidabilità dell'alleato americano, portandoli a considerare vie alternative per garantire la loro sicurezza e prosperità economica.
Con l'elezione di Joe Biden nel 202, è iniziata una nuova fase caratterizzata dal tentativo di ricostruire legami più forti con gli alleati europei. Biden ha immediatamente intrapreso un approccio più tradizionalmente multilaterale, cercando di sanare le ferite del passato recente e riaffermando il sostegno ai valori democratici e alle istituzioni internazionali. Tuttavia, le sfide ereditate dall'amministrazione Trump restano rilevanti, continuando a influenzare il disegno delle relazioni transatlantiche e il panorama geopolitico nel XXI secolo. Le lezioni apprese durante il periodo di Trump potrebbero servire come catalizzatore per rafforzare ulteriormente le istituzioni multilaterali e promuovere un dialogo più efficace tra le due sponde dell'Atlantico.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 9** Ottima analisi delle complessità del rapporto tra Stati Uniti ed Europa dall'elezione di Trump.
Voto: 9 Commento: Ottima analisi delle relazioni tra Stati Uniti ed Europa durante l'era Trump.
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