I miti che conosciamo non sono quelli originali: il loro sviluppo attraverso la tradizione orale e l'arrivo della scrittura.
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 15.10.2024 o 19:19
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 22.09.2024 o 16:01
Riepilogo:
I miti sono cambiati nel tempo tramite la tradizione orale e stabilizzati da Omero ed Esiodo. La filosofia greca si è poi evoluta con Platone e Aristotele. ?✨
I miti che noi conosciamo oggi non sono quelli originali. Essi sono il prodotto di una lunga tradizione orale che, attraverso i secoli, ha subito numerose trasformazioni e arricchimenti. Ogni volta che venivano raccontati, questi miti potevano subire varianti, modifiche e aggiustamenti, a seconda del narratore, del contesto e del pubblico. Questa continua evoluzione è una caratteristica fondamentale della tradizione orale: il mito non è qualcosa di statico, ma un racconto vivo e mutevole, rispecchiante l’epoca e la cultura in cui viene tramandato.
Con l’avvento della scrittura nell'antica Grecia, i miti hanno trovato una sorta di stabilizzazione. Due delle figure più importanti in questo processo sono Omero ed Esiodo, i poeti epici che hanno trascritto i miti ancestrali nelle loro opere, conferendo loro una forma definitiva che è giunta sino a noi.
Omero, vissuto tra l'VIII e il VII secolo a.C., è tradizionalmente riconosciuto come l'autore dell'Iliade e dell'Odissea. L'Iliade narra le vicende dell'ultimo anno della guerra di Troia, un conflitto epico tra Greci (più precisamente, Achei) e Troiani. L'opera si concentra principalmente sugli eventi e i personaggi che ruotano intorno all'ira di Achille, il più grande eroe greco, e rappresenta un affresco straordinario della civiltà micenea e del suo mondo eroico e bellicoso. La tradizione orale che precedette Omero era frammentaria, e la sua abilità fu quella di organizzare e unificare questa molteplicità di storie in un poema coerente e maestoso.
L’Odissea, d'altra parte, racconta il viaggio di ritorno di Odisseo (Ulisse) dalla guerra di Troia alla sua patria, Itaca. È un poema che unisce avventura, mitologia e psicologia dei personaggi, rendendosi così una delle opere più complesse e affascinanti di tutta la letteratura occidentale. Anche in questo caso, Omero ha trascritto e stabilizzato una serie di racconti orali preesistenti, amalgamandoli in una narrazione continua e armoniosa.
Esiodo, contemporaneo di Omero, opera una sorta di rifondazione della mitologia greca con le sue opere, principalmente la Teogonia e Le opere e i giorni. Nella Teogonia, Esiodo affronta il tema dell'origine degli dei e dell'universo, fornendo una genealogia delle divinità e un quadro cosmologico che sarà alla base della religione e della mitologia greca. L’opera è stata una fonte fondamentale per comprendere la cosmogonia e la teogonia greca, oltre a offrire un racconto sistematico che parte dal Caos primordiale e arriva fino ai giorni dei miti eroici.
Le opere e i giorni, invece, è un poema di carattere didascalico in cui Esiodo parla di agricoltura, navigazione e vita contadina, ma lo fa attraverso miti e racconti. È un’opera che mischia la cronaca quotidiana con la saggezza popolare e con sezioni di grande valore mitologico, come il mito delle ere dell'umanità e quello di Pandora.
Mentre i poeti epici stabilizzano la tradizione mitologica, i filosofi greci compiono una rivoluzione nel modo di pensare e interpretare il mondo. Platone e Aristotele sono due dei più grandi pensatori dell'antica Grecia, le cui opere ci sono giunte quasi per intero attraverso la scrittura.
Platone, discepolo di Socrate, ha scritto numerosi dialoghi nei quali affronta temi di grande profondità e ampiezza, tra cui la giustizia, l’amore, la conoscenza e l’immortalità dell’anima. I suoi dialoghi ci forniscono una visione dettagliata delle idee socratiche e della sua stessa filosofia, invitandoci a riflettere sulla natura della realtà e sulla condizione umana.
Aristotele, allievo di Platone, ha invece scritto opere su una vasta gamma di argomenti, dalla logica alla metafisica, dalla politica all’etica, dalla biologia alla retorica. Le sue opere sono spesso organizzate in maniera sistematica e sono caratterizzate da un approccio più empirico rispetto a quello platonico. La sua influenza sulla filosofia occidentale è stata enorme, gettando le basi per molte discipline moderne.
Oltre alle opere dei singoli filosofi, esistono anche gli scritti dei dossografi, che sono compilatori delle dottrine filosofiche. Grazie a loro, possediamo documentazioni e riassunti delle idee di altri filosofi meno noti o le cui opere sono andate perdute.
In conclusione, i miti che noi conosciamo sono il frutto di un lungo processo di tramandamento orale, che ha trovato una certa stabilizzazione con l'avvento della scrittura grazie a poeti come Omero e Esiodo. Al tempo stesso, la filosofia greca ci è stata trasmessa attraverso le opere scritte di Platone, Aristotele e i dossografi, preservando un patrimonio di conoscenza e saggezza che ha influenzato profondamente la cultura occidentale.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 10-** Ottimo lavoro! Hai dimostrato una comprensione approfondita del tema trattato, esponendo chiaramente l'evoluzione dei miti dalla tradizione orale alla scrittura.
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