Tema

Dopo la lettura delle poesie di Umberto Saba, immagina di essere il poeta alla tua età e racconta la tua esperienza di vita, il tuo carattere e il rapporto con i coetanei.

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Tipologia dell'esercizio: Tema

Dopo la lettura delle poesie di Umberto Saba, immagina di essere il poeta alla tua età e racconta la tua esperienza di vita, il tuo carattere e il rapporto con i coetanei.

Riepilogo:

Umberto Saba, giovane poeta a Palermo, esplora la sua identità tra poesia, introspezione e contrasti, lasciando un segno del suo spirito creativo. ?✍️

Sono Umberto Saba, un giovane poeta, e da qualche tempo mi trovo a Palermo, una città che certamente non è la mia Trieste, ma che sta iniziando a svelarsi a me attraverso una lente di sentimenti e riflessioni che non posso ignorare. Palermo con il suo mare, le sue antiche strade e la sua cultura ricca mi offre un nuovo orizzonte da esplorare, dentro il quale la mia giovane anima, ancora in cerca della sua vera essenza, si muove in una danza di contraddizioni e sogni.

In questa fase della vita, mi rispecchio in una dualità interiore. Da un lato, la mia personalità riflette la curiosità e la vivacità spesso tipiche della giovinezza; sono incline a gettarmi con entusiasmo in ogni nuova esperienza che Palermo mi offre. Allo stesso tempo, in me convivono pensieri profondi che in diversi momenti mi conducono a riflettere sulla mia identità, sulla condizione umana e su quel delicato tessuto di cui sono fatti i rapporti affettivi.

Nel rapporto con i miei coetanei, sperimento una certa distanza: la mia passione per la poesia e l'introspezione mi rendono diverso da molti di loro, che ancora vedono nel divertimento e nella spensieratezza i pilastri della gioventù. Questi amici, sebbene mi considerino un po' stravagante nella mia passione letteraria, riescono comunque ad apportare nella mia vita momenti di allegria e leggerezza che apprezzo sinceramente. Allo stesso tempo, però, avverto una sorta di isolamento culturale, una consapevolezza che la mia sensibilità mi pone su un cammino che non è quello di tutti.

È nella solitudine, talvolta, che riesco a cogliere appieno l'essenza di Palermo, nei suoi contrasti, nelle sue bellezze malinconiche e nel tumulto della vita quotidiana. Mi piace camminare per le sue vie, osservare la gente, sedermi sul lungomare e riflettere, penna e taccuino in mano. Il mare sembra offrire una dimensione quasi filosofica al mio pensare, un'immagine di eternità e mutevolezza che si rispecchia nel mio animo inquieto. Palermo, con la sua cultura e il suo passato, è un fertile terreno di conoscenza e contemplazione che arricchisce il mio giovane spirito creativo.

Riflettendo, la città si fa specchio dei miei versi, come "Trieste" lo è stata, dove la semplicità dei quotidiani gesti domestici si amalgama con la ricerca di quell’amore universale che trascende il mero vissuto personale. Sono consapevole che ogni mia creazione porta con sé un'impronta di me stesso e del contesto che mi circonda, il che rende Palermo non solo un luogo fisico ma anche uno spazio dell'anima da esplorare.

La mia esperienza con la poesia si configura come un viaggio attraverso sentimenti universali. L’amore, tema caro al mio scrivere e che ho trattato ampiamente in "Amai", continua ad essere per me una forza motrice. Vedo l'amore come una possibilità infinita, un ponte tra gli animi delle persone, che cerca nella condivisione di emozioni più elevate quell'unione tanto agognata ma difficilmente raggiungibile nella pratica.

Il rapporto con "La casa della nutrice" mi rievoca ricordi di un passato accogliente, mentre in "Dal colle" riemerge l'immagine del poeta che osserva dall'alto, metafora della distanza critica che mi è necessaria per trarre significato e ordine da tutto ciò che mi circonda. La mia scrittura si fa così testimone di momenti intimi, di pensieri reconditi e di emozioni che risuonano nella mia mente in una sorta di melodia incompiuta.

In questo mio soggiorno palermitano, sto imparando a scoprire chi sono, portando avanti il mio lavoro poetico con dedizione e coscienza. Sto cercando di lasciare un segno, come i grandi poeti prima di me, sulla carta e magari, chissà, nel cuore di chi avrà il privilegio o la clemente volontà di leggermi un giorno. Sensibilizzato da questa città a riflettere e creare, mi accorgo di come ogni esperienza, ogni incontro, sia un tassello fondamentale della mia crescita personale e artistica.

Scrivi il tema al posto mio

Valutazioni degli utenti ed insegnanti:

Voto:5/ 526.01.2025 o 11:20

Voto: 9 Commento: Ottima interpretazione del tema! Hai saputo evocare l'essenza poetica di Saba, intrecciando esperienze personali con il contesto culturale di Palermo.

Il linguaggio è ricco e suggestivo, anche se qualche passaggio potrebbe risultare leggermente ripetitivo. Bravo!

Voto:5/ 524.01.2025 o 22:56

Grazie per questo articolo, mi ha dato molte idee per il mio tema!

Voto:5/ 526.01.2025 o 13:39

Ma Saba aveva amici o era un tipo solitario? ?

Voto:5/ 530.01.2025 o 1:02

Credo fosse piuttosto solitario... La sua poesia spesso parla di introspezione e solitudine

Voto:5/ 51.02.2025 o 18:12

Ottimo lavoro, mi hai ispirato a scrivere di più sulla mia vita!

Voto:5/ 55.02.2025 o 9:18

Ma secondo voi, come avrebbero reagito i suoi coetanei alla sua poesia?

Voto:5/ 58.02.2025 o 0:11

Probabilmente con curiosità, ma magari anche con qualche critica, vista la sua originalità!

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