Don Abbondio: Un personaggio vile e remissivo di fronte a concrete minacce. Analisi della sua posizione e responsabilità.
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 3.12.2024 o 22:22
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 3.12.2024 o 22:13
Riepilogo:
Don Abbondio è accusato di codardia per aver rifiutato di celebrare un matrimonio per timore delle minacce. La difesa sottolinea la sua vulnerabilità di fronte a un sistema oppressivo. ⚖️
Arringa Accusatoria del Pubblico Ministero:
Onorevole corte, oggi ci troviamo qui per valutare il comportamento di Don Abbondio, curato di un piccolo villaggio, accusato di omissione del suo dovere nell'aver rifiutato di celebrare il matrimonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. In qualità di pubblico ministero, sostengo che Don Abbondio abbia violato il suo obbligo morale e religioso, dimostrando una codardia che non può essere giustificata dalle minacce ricevute.
In primo luogo, è fondamentale sottolineare il ruolo di Don Abbondio come sacerdote, una figura che, per vocazione e funzione, deve rappresentare un faro di giustizia e moralità per la comunità. Rifiutare di celebrare un matrimonio perché intimorito da forze esterne significa tradire la fiducia dei fedeli e venire meno ai precetti della Chiesa, che insegnano a non temere le avversità terreno-ma a mantenere fermi i propri principi.
Gli intimidatori di Don Abbondio, i bravi al servizio di Don Rodrigo, sono certamente individui noti per la loro violenza. Tuttavia, la vera natura delle loro minacce non è quella di un pericolo immediato al punto da giustificare una tale remissività. Don Abbondio è stato lasciato libero di agire, a patto che facesse la loro volontà. Questo dimostra che le minacce erano un modo di coazione psicologica più che fisico immediato.
Inoltre, Don Abbondio ha avuto l'opportunità di denunciare questi soprusi alle autorità o cercare aiuto nel villaggio, anziché piegarsi senza fare un tentativo di resistenza. Al contrario, ha scelto di chiudersi nel suo egoismo, ignorando il diritto dei due giovani innamorati.
Questo tribunale non può ignorare la responsabilità di Don Abbondio nel sacrificare la giustizia e il rispetto per la vita umana al suo tornaconto personale. In nome della legge, chiedo che sia riconosciuta la colpevolezza del curato per aver disatteso i suoi doveri, imposto dall'essere una guida spirituale, per un comportamento codardo che non può trovare posto in una società civile.
Difesa dell'Imputato:
Illustre corte, in questa sede mi accingo a difendere Don Abbondio, il cui comportamento è stato messo sotto esame alla luce delle minacce ricevute e del suo rifiuto di celebrare il matrimonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. È importante comprendere il contesto e la natura delle circostanze in cui Don Abbondio si è trovato.
La figura che oggi è imputata di codardia è in realtà vittima di un sistema di potere opprimente e corrotto, contro il quale un uomo di semplice fede come lui non avrebbe potuto avere alcuna difesa. I bravi al servizio di Don Rodrigo non agiscono come una semplice intimidazione verbale, ma rappresentano una forza brutale e pericolosa che ha già dimostrato, in altre occasioni, cosa accade a chi osasse disobbedire.
Chiedo alla corte di considerare, dunque, che la decisione di Don Abbondio non è frutto di egoismo, ma di una legittima paura per la propria vita. È noto che i bravi sono elementi di una società dove la legge è spesso piegata dalla volontà dei potenti, e il solo essere sacerdote non offre immunità da minacce fisiche reali. Don Abbondio è stato minacciato in modo esplicito, un atto che avrebbe piegato molti uomini di fronte alla paura.
Inoltre, la funzione di Don Abbondio come curato gli impone certo dei doveri, ma tra questi vi è anche quello di preservare la propria vita per continuare a servire la comunità in un clima di avversione palese. Davanti al concreto pericolo di subire violenze, chi può giudicare il suo istinto di sopravvivenza?
Il diritto di agire per la propria sicurezza è riconosciuto da leggi e morale; quindi, in nome di una giustizia che deve tenere conto dell'umanità delle persone e delle situazioni, chiedo che Don Abbondio venga assolto dall'accusa di aver abdicato ai suoi doveri. La comprensione e la clemenza devono guidare il giudizio su un uomo che, pur in difficoltà, rappresenta ancora una sorgente di conforto e fede per la sua comunità.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 10-** Commento: Il tema presenta una struttura chiara e si articola bene tra accusa e difesa.
**Voto: 10-** Commento: Ottima analisi del personaggio di Don Abbondio, con argomentazioni ben strutturate.
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