Dialogo tra mamma e la figlia Maria sull'arrivo di una lettera
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 2.12.2024 o 18:30
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 2.12.2024 o 18:11
Riepilogo:
Maria riceve una lettera dalla zia Sofia dall'Argentina, riscoprendo legami familiari e la voglia di organizzare un incontro. ❤️✈️
Maria era appena tornata da scuola e, come ogni giorno, entrò nel suo appartamento al terzo piano di un palazzo nel centro di Bologna. La luce del pomeriggio illuminava il soggiorno, dove era solita fare i compiti, e l'aria era impregnata dell'aroma di sugo e basilico. Mamma era in cucina, indaffarata con le pentole, tenendo d'occhio il timer e ogni tanto sbucciando qualche verdura. La vita quotidiana scorreva tranquilla quella settimana, priva di eventi degni di nota, o almeno così pensava Maria.
Poco dopo il suo arrivo, sentì la voce della madre chiamarla. "Maria, sei a casa?" chiese mamma, un pizzico di ansia nel tono. Maria rispose velocemente, mettendo da parte lo zaino. Si avvicinò alla cucina, dove la madre la stava aspettando con un'espressione più seria del solito. In mano teneva una busta bianca, leggermente ingiallita, con il timbro postale di un lontano paese che Maria riconobbe a malapena.
"È arrivata una lettera," disse mamma, consegnandole la busta. "È indirizzata a te." Maria prese la lettera, incuriosita e leggermente nervosa. Non riceveva molte lettere e certamente nessuna da quel paese. Il mittente, scritto con una grafia elegante e ordinata, fece riemergere ricordi che non visitava da un po'. "Dall'Argentina?" sussurrò Maria, incredula.
"Sì," rispose mamma, osservando la figlia mentre questa apriva con cura la busta. "È da parte di tua zia Sofia. Non avevamo sue notizie da tanto tempo, vero?" aggiunse, tentando di adoperare un tono più rassicurante. Maria annuì, estraendo il foglio di carta piegato all'interno. Sofia era la sorella maggiore di mamma, partita per l'Argentina molti anni prima, quando Maria era ancora piccola. Le due famiglie si sentivano raramente, comunicavano per lo più durante le festività o in occasioni speciali, ma era davvero tanto che nessuna lettera era arrivata da quella direzione.
Il contenuto della lettera era denso di racconti, aggiornamenti e qualche richiesta. Sofia raccontava della sua vita a Buenos Aires, di come il tempo fosse volato e di quanto le mancassero l'Italia e la sua famiglia di origine. La lettera, scritta in uno spagnolo infarcito di espressioni italiane, parlava di nuove esperienze, amicizie e delle difficoltà affrontate in un paese che, nonostante tutto, sentiva ormai suo.
Maria lesse ad alta voce per la madre, che ascoltava attentamente, a momenti chiudendo gli occhi per visualizzare i luoghi descritti, la voce di sua sorella che giungeva attraverso la lettura di Maria. Per mamma, la lettera era come un ponte, uno spiraglio verso una parte di sé che aveva lasciato andare con il tempo, inevitabilmente sopraffatta dalla distanza e dagli impegni quotidiani.
Il tono della lettera era affettuoso e vibrante, rivelando una Sofia che, nonostante la distanza, non aveva perso la sua vivacità. Parlava anche dei suoi figli e di come stessero crescendo. A un certo punto, faceva cenno a un brutto periodo di malattia affrontato l'anno precedente, passato in silenzio per non preoccupare la famiglia in Italia. Questo dettaglio lasciò Maria momentaneamente silenziosa, mentre uno sguardo di preoccupazione attraversava il viso di mamma. Ma per fortuna, la zia assicurava che ora ogni allarme fosse rientrato.
Infine, Sofia esprimeva il forte desiderio di ricongiungersi con loro, almeno per una visita. "Dovremmo davvero trovare il modo di incontrarci presto," aveva scritto, e Maria poté quasi sentire la trepidazione nella voce di sua zia attraverso le parole.
Terminata la lettura, Maria ripiegò la lettera con cura, rimettendola nella busta. La stanza era rimasta in silenzio per un attimo, piena solo della presenza delle parole appena pronunciate. Mamma si asciugò un angolo dell'occhio con la manica.
"Dobbiamo risponderle presto," disse Maria, determinata. "E magari... davvero organizzare qualcosa."
Mamma annuì, sorridendo. "Sì, cara, certo. E grazie per aver letto la lettera con me." La voce di mamma si era addolcita, segno di quanto quel piccolo gesto avesse significato. Insieme pensarono a come avrebbero potuto ricambiare quel gesto d'amore e magari trasformare una lettera in un abbraccio reale.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 8 Commento: Un tema ben costruito, ricco di dettagli che evocano l'atmosfera familiare.
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