Riflessione critica sulla pratica della tortura secondo Cesare Beccaria e la sua attualità
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Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 24.11.2024 o 16:29
Riepilogo:
Beccaria critica la tortura come inumana e inefficace, promuovendo una giustizia razionale e rispettosa dei diritti umani. La questione resta attuale. ⚖️✊
Cesare Beccaria, nell'opera "Dei delitti e delle pene" pubblicata per la prima volta nel 1764, analizza in modo critico la pratica della tortura, mettendone in luce l'inefficacia e l'inumanità. La tortura, intesa come mezzo per estorcere la verità o come forma di punizione nei confronti di presunti colpevoli, era diffusa e accettata nel contesto giuridico del XVIII secolo. Tuttavia, Beccaria, influenzato dalle idee illuministiche, sfida le convenzioni del tempo promuovendo un approccio più razionale e umano alla giustizia.
Beccaria critica la tortura per diversi motivi, a partire dalla sua inefficacia. Egli sostiene che la tortura non può essere uno strumento affidabile per ottenere la verità, poiché sottopone l'individuo a sofferenze così intense che una persona innocente potrebbe confessare crimini mai commessi pur di alleviare il dolore. Nel suo ragionamento, evidenzia l'assurdità di un sistema incapace di distinguere tra il colpevole che mente per evitare la pena e l'innocente che confessa per porre fine al tormento. Inoltre, afferma che la pratica della tortura era arbitraria, poiché dipendeva dalla resistenza fisica dell'individuo e non dalla colpevolezza.
Un altro punto cruciale del pensiero di Beccaria è la valutazione morale ed etica della tortura. Egli considera inaccettabile che uno Stato, che dovrebbe funzionare secondo principi di giustizia e equità, utilizzi mezzi tanto crudeli nei confronti dei propri cittadini. Beccaria propugna il rispetto della dignità umana e argomenta che la crudeltà della tortura non solo degrada chi la subisce, ma anche chi la esercita e la società che la legittima. In questo, Beccaria s'inserisce nel più ampio dibattito illuministico che mette in discussione le pratiche inumane e irrazionali del sistema penale dell'epoca.
L'impatto delle idee di Beccaria è stato significativo. Il suo lavoro ha contribuito a promuovere riforme nel sistema penale, influenzando sia la legislazione di molti stati europei sia il pensiero di futuri giuristi e filosofi. Grazie anche al suo contributo, molti paesi hanno progressivamente abolito la tortura come pratica legale, riconoscendo l'importanza di un sistema giuridico fondato sulla razionalità e sul rispetto dei diritti umani.
Nonostante i progressi compiuti dal XVIII secolo a oggi, la questione della tortura non è però relegata al passato. In epoca contemporanea, sebbene bandita da varie convenzioni internazionali come la Convenzione contro la tortura delle Nazioni Unite del 1984, la tortura continua a essere praticata in diversi contesti e paesi. Un certo numero di governi giustifica il suo uso in nome della sicurezza nazionale, specialmente nei casi di terrorismo, sostenendo che possa produrre informazioni vitali per prevenire ulteriori attacchi. Tuttavia, le critiche mosse da Beccaria restano valide: l'affidabilità delle informazioni ottenute sotto tortura è dubbia e l'uso della tortura continua a essere una violazione dei diritti umani fondamentali.
Organizzazioni non governative, come Amnesty International e Human Rights Watch, monitorano e denunciano le pratiche di tortura, lavorando per sensibilizzare la comunità internazionale e promuovere il rispetto dei diritti umani. Le loro campagne evidenziano come la tortura non sia solo un problema dei "regimi oppressivi", ma possa verificarsi ovunque, talvolta anche nei paesi democratici.
Nel mondo globalizzato di oggi, l'utilizzo della tortura solleva interrogativi etici e legali complessi e la comunità internazionale si trova a dover fare i conti con il paradosso tra la necessità di sicurezza e la salvaguardia dei diritti umani. In un contesto così articolato, le riflessioni di Beccaria restano un punto di riferimento fondamentale per chi si batte per un sistema di giustizia equo e umano, autonomo da pratiche barbariche e irrazionali.
In sintesi, la critica di Cesare Beccaria sulla tortura sottolinea l'importanza di un sistema penale che rispetti la dignità umana e si basi su principi di razionalità ed equità. Sebbene il passare dei secoli abbia testimoniato dei progressi significativi nella lotta contro la tortura, questa rimane una questione attuale, richiedendo un impegno continuo da parte della comunità globale per la promozione e la protezione dei diritti umani.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 9 Commento: Ottima analisi delle idee di Beccaria, ben contestualizzate nel tempo e nella loro attualità.
Voto: 9 Commento: Ottima analisi delle idee di Beccaria sulla tortura e della loro rilevanza contemporanea.
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