Un'intervista con Elisabeth Cochran (Nellie Bly) che racconta la sua storia e il personaggio del libro 'Cattive ragazze'
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 1.12.2024 o 17:40
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 17.11.2024 o 19:03

Riepilogo:
Nellie Bly, pioniera del giornalismo investigativo, sfidò le norme del suo tempo con il suo coraggio, ispirando generazioni future. ?✍️
Nel libro "Cattive ragazze", uno dei personaggi più affascinanti è senza dubbio quello di Elisabeth Cochran, meglio conosciuta come Nellie Bly. Nata nel 1864 in Pennsylvania, Nellie Bly è stata una delle prime grandi giornaliste investigative della storia e ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del giornalismo. In questa intervista immaginaria, esploreremo la sua straordinaria carriera, ripercorrendo alcune delle sue maggiori imprese.
Domanda: Signora Bly, potrebbe raccontarci come è iniziata la sua carriera nel giornalismo?
Risposta: Certamente. La mia carriera giornalistica iniziò quasi per caso. A 18 anni, lessi un articolo nel Pittsburgh Dispatch intitolato “What Girls Are Good For” ("A che cosa servono le ragazze"), che sosteneva che le donne dovessero limitarsi alle faccende domestiche. Indignata, scrissi una lettera di replica al direttore usando lo pseudonimo di "Lonely Orphan Girl". Con mia grande sorpresa, il direttore fu talmente colpito dalla mia risposta che mi offrì un'opportunità di scrivere per loro. Fu allora che adottai lo pseudonimo di Nellie Bly, ispirato a una canzone di Stephen Foster. Da quel momento ebbe inizio il mio viaggio nel mondo del giornalismo.
Domanda: Lei è famosa per il suo reportage sotto copertura nel manicomio di Blackwell's Island. Come è nata l'idea e come ha fatto a portarla a termine?
Risposta: L'idea nacque dalla mia curiosità e indignazione per come veniva trattata la salute mentale. All'epoca, c'erano molti racconti di abusi e maltrattamenti nei manicomi, ma poche prove concrete. Decisi di fingermi pazza per poter essere internata e riferire personalmente ciò che accadeva all'interno. Mi esercitai a casa per assumere comportamenti che potessero convincere i medici della mia presunta follia e alla fine mi presentai a una pensione, comportandomi in modo strano. Venni arrestata e, dopo un breve esame, fui mandata a Blackwell's Island. Ciò che scoprii fu terrificante: gelide docce forzate, cibo immangiabile, e personale che abusava verbalmente e fisicamente delle pazienti. Tutto questo dettagliatamente riportato nei miei articoli, che divennero noti come "Ten Days in a Mad-House", portarono a una grande riforma nel modo in cui venivano gestiti questi istituti.
Domanda: Oltre a questo, è stata protagonista di un'impresa incredibile: il giro del mondo in 72 giorni. Come è riuscita in questo storico viaggio?
Risposta: Ah, il giro del mondo! Fu ispirato dal romanzo di Jules Verne "Il giro del mondo in ottanta giorni". Avanzai la proposta al mio editore del New York World, e incredibilmente accettarono. Partii nel novembre del 1889, lasciando New York City per attraversare l'Oceano Atlantico, l'Europa e l'Asia. Durante il viaggio, utilizzai i mezzi di trasporto più rapidi disponibili: treni, navi e persino asini quando necessario. Lungo il tragitto scrissi articoli inviati ai lettori, tenendoli aggiornati sulle mie avventure. Il mio viaggio ebbe un'ampia copertura mediatica e fu anche lanciata una competizione per indovinare il mio tempo di ritorno, con il premio di un viaggio sponsorizzato dal World. Riuscii a completare il viaggio in 72 giorni, battendo il record di Phileas Fogg e stabilendo il mio nome nella storia.
Domanda: Guardando indietro alla sua carriera, come vorrebbe essere ricordata?
Risposta: Vorrei essere ricordata come una pioniera del giornalismo investigativo, una donna che ha avuto il coraggio di sfidare le norme sociali del suo tempo. Il mio obiettivo era quello di dare voce a chi non ne aveva e spero di aver ispirato altre donne a seguire i propri sogni senza paura. Il lavoro che ho fatto al Blackwell's Island e il giro del mondo dimostrano cosa si può ottenere con determinazione e coraggio.
La storia di Nellie Bly è un esempio straordinario di passione e impegno verso il giornalismo e la ricerca della verità. In un'epoca in cui le donne avevano pochissimo spazio nei media e nella società, Bly si fece strada con tenacia, diventando una figura simbolica per molte generazioni future. La sua eredità continua a vivere, ispirando chiunque creda nella forza delle parole per cambiare il mondo.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 9** Ottimo lavoro! Hai rappresentato in modo efficace l'intervista immaginaria con Nellie Bly, integrando biografia e opere con chiarezza.
**Voto: 10-** Commento: Un lavoro molto ben scritto e informativo, che coglie l'essenza di Nellie Bly.
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