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TEMA: HORROR - La bambina davanti all'alta porta rossa.

Valutazione media:5 / 5

Tipologia dell'esercizio: Tema

Riepilogo:

Elena, attratta da una misteriosa villa, scopre il legame tra il passato e il presente attraverso Beatrice, un'anima in cerca di ricordi. ?✨

La bambina era davanti all'alta porta rossa. Non si muoveva. Non si sentiva nessun rumore. All'improvviso, la porta scricchiolò leggermente, interrompendo quella pesante quiete che sembrava avvolgere tutto il corridoio. Era una di quelle giornate di metà ottobre, in cui le foglie secche danzavano spinte dal vento, e il cielo, carico di nubi grigie, minacciava di piangere una pioggia incessante.

La bambina, il cui nome era Elena, era una ragazzina di circa undici anni, con capelli lunghi e scuri e occhi chiari e penetranti. Stava lì, immobile, come se quel rumore l'avesse pietrificata, ma non era paura quella che la bloccava; era un muto e curioso senso di aspettativa, come se sapesse che oltre quella porta si nascondesse qualcosa di straordinario.

Elena viveva in un piccolo paese nel nord Italia, uno di quei luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato e le leggende locali circolano come sussurri tra gli abitanti. La porta rossa si trovava in una vecchia villa abbandonata ai margini del paese, un edificio la cui imponenza ormai decadente era stata inghiottita dai racconti di fantasmi e misteri.

La villa, un tempo dimora di una nobile famiglia, era al centro di numerosi racconti. Si diceva che l'ultima discendente della famiglia, una giovane donna di nome Beatrice, fosse scomparsa misteriosamente una notte d'inverno, portando con sé tutti i segreti della sua casata. Da allora, la villa era rimasta vuota, e la porta rossa, un tempo al sicuro oltre cancelli dorati, era diventata simbolo di tutto ciò che era proibito e sconosciuto.

Elena, come molti altri bambini del paese, era affascinata da quelle storie. Ma a differenza degli altri, aveva deciso di esplorare di persona. La villa non era troppo lontana dalla sua scuola, e quel pomeriggio, dopo le lezioni, aveva trovato il coraggio di recarsi lì. L'aria era fredda e pungente, e la boscosa via che portava alla villa era quieta, troppo quieta, pensò.

Era allora lì davanti a quella porta, cercando di decifrarne il mistero. Decise di avvicinarsi ulteriormente, spinta da una forza invisibile. Poggiò una mano sulla superficie ruvida e gelida del legno. Sentì un brivido correre lungo la schiena, come se un'energia sconosciuta fluisse attraverso di lei, attraverso la casa stessa.

D'un tratto, un soffio di vento sembrò attraversare il corridoio. Elena sentì qualcosa spostarsi dietro la porta. Sobbalzò, ritraendo la mano, e il cuore le martellava nel petto. Non sapeva se spingere la porta o scappare via. Prima che potesse decidere, la porta si aprì all'improvviso, con un cigolio solenne, rivelando un grande salone immerso nell'oscurità.

Dentro, l'aria era stantia, come se non fosse stata respirata da decenni. Le tende pesanti erano tirate, ma attraverso le finestre velate, una luce tenue e fredda filtrava, proiettando ombre lunghe e misteriose. Elena fece un passo avanti, sentendo il pavimento scricchiolare sotto i piedi.

L'interno della villa era proprio come se lo era immaginato: mobili d'epoca coperti da lenzuola polverose, ritratti scoloriti appesi alle pareti, raffiguranti volti che la fissavano dallo spazio e dal tempo. Nonostante tutto suggerisse l'abbandono, Elena sentiva una presenza tangibile, come se la casa fosse in attesa di qualcosa, o di qualcuno.

Il suo sguardo cadde su un grande specchio appeso alla parete opposta. Sembrava l'unico oggetto a non essere ricoperto di polvere, e il riflesso mostrava il salone in tutta la sua cupa maestosità. Ma ciò che vide successivamente la paralizzò: nel riflesso, tra i suoi occhi, si delineava la figura di una donna in abito antico, con uno sguardo intenso e severo. Era Beatrice, ne era certa, anche se non l'aveva mai vista se non attraverso le descrizioni dei racconti.

La figura non si mosse, non parlò, ma i suoi occhi comunicavano un'inquietante serenità. Elena si sentì attratta verso lo specchio, e passo dopo passo, si avvicinò. Si fermò davanti a esso, senza mai distogliere lo sguardo. Poi, un sussurro riempì la stanza, come un'eco lontana. "Il tempo dimenticato non è perduto," sembrava dire.

In quel momento, come in un sogno, Elena capì che la villa non era un luogo di raccapriccio, ma di ricordi in sospeso, un monumento in attesa di essere ricordato. Attraverso lo specchio, l'anima di Beatrice trovava la sua voce, cercando comprensione al di là delle storie e delle storie. La bambina restò lì, sentendo la connessione invisibile tra passato e presente, finché la donna nello specchio sorrise leggermente e svanì.

Quando Elena lasciò la villa, la porta rossa si chiuse alle sue spalle, un delicato clic che risuonò come un addio. Fu allora che realizzò che le storie che aveva sentito erano solo una parte della verità. Alimentata da nuove consapevolezze, tornò nel suo piccolo paese nel nord Italia, portando con sé una nuova leggenda, una storia di scoperta e legami che avrebbero arricchito l'immaginario collettivo di generazioni future.

Scrivi il tema al posto mio

Valutazioni degli utenti ed insegnanti:

Voto:5/ 521.10.2024 o 20:15

**Voto: 9/10** Complimenti! Hai creato un racconto avvincente e ben strutturato, ricco di dettagli evocativi e suspense.

La connessione tra Elena e Beatrice è particolarmente suggestiva. Ottimo lavoro nel catturare l'atmosfera misteriosa!

Voto:5/ 524.10.2024 o 22:10

**Voto:** 10- **Commento:** Ottima narrazione, con una trama avvincente e una descrizione suggestiva.

L'ambientazione è ben sviluppata e riesci a catturare l'attenzione del lettore. Manca solo un po' di approfondimento emotivo su Elena. Bravo!

Voto:5/ 525.11.2024 o 16:52

Grazie per questo spunto per il tema, sembra super interessante! ?

Voto:5/ 526.11.2024 o 22:17

La storia sembra inquietante, ma chi è esattamente Beatrice? È un fantasma o qualcosa del genere? ?

Voto:5/ 529.11.2024 o 6:12

Sì, Beatrice è un'anima che cerca i suoi ricordi, ed è legata alla villa. È una figura chiave nel racconto!

Voto:5/ 52.12.2024 o 17:01

Non vedo l'ora di scrivere il mio tema, spero solo di non spaventarmi mentre scrivo! ?

Voto:5/ 56.12.2024 o 20:20

Ma davvero, la villa ha qualche mistero che viene svelato?

Voto:5/ 58.12.2024 o 9:29

Certo! Man mano che Elena esplora, scopre segreti sul passato di Beatrice che la porteranno a confrontarsi con le sue paure. ??

Voto:5/ 59.12.2024 o 6:25

Grazie per l'ispirazione! Non sapevo da dove cominciare, ora ho tante idee! ✍️

Voto:5/ 513.12.2024 o 9:19

Non è solo un tema horror, c'è anche un messaggio profondo, giusto?

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