Storia del libro del barone rampante molto lungo
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 16.09.2024 o 18:21
Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 12.09.2024 o 17:58

Riepilogo:
"Il barone rampante" di Calvino narra la storia di Cosimo, un giovane nobile che vive sugli alberi, simbolo di libertà e ribellione contro le convenzioni sociali. ??
Storia del libro "Il barone rampante"
Il romanzo "Il barone rampante" di Italo Calvino, pubblicato per la prima volta nel 1957, rappresenta una delle opere più celebri e affascinanti della letteratura italiana del Novecento. Questo libro è ambientato nel XVIII secolo, durante il periodo dell'Illuminismo, e racconta la straordinaria vicenda di Cosimo Piovasco di Rondò, un giovane nobile che, a soli dodici anni, prende una decisione rivoluzionaria: salire sugli alberi e non scendere mai più.La narrazione si apre con un incipit poderoso: Cosimo, in netto contrasto con le rigide regole familiari e dopo un acceso litigio con i genitori, prende una decisione radicale. Durante un pranzo, rifiuta di mangiare le lumache preparate dalla sorella Battista e si ribella contro le imposizioni del padre, il barone Arminio Piovasco di Rondò. In segno di protesta, Cosimo si arrampica su un elce del giardino di casa e annuncia che non metterà mai più piede a terra. Questa scelta, che inizialmente sembra una bizzarria o un capriccio giovanile, si rivela una decisione duratura e profondamente significativa.
Il romanzo è narrato dal punto di vista di Biagio, il fratello minore di Cosimo, che rimane a terra e osserva la vita del fratello tra gli alberi. Attraverso gli occhi di Biagio, il lettore compie un viaggio straordinario nel mondo sospeso di Cosimo, un universo fatto di avventure, riflessioni e incontri inaspettati. A differenza di quanto si possa immaginare, Cosimo non è mai visto come un isolato eremita. Al contrario, la sua vita tra gli alberi è ricca di attività e relazioni.
Nei primi anni della sua avventura, Cosimo esplora il vasto territorio degli alberi, che comprende non solo i parchi e i boschi della sua dimora, ma anche quelli confinanti. Durante queste esplorazioni, incontra la piccola Viola, un’amica d'infanzia e poi amore tormentato, con la quale sviluppa un legame complesso e appassionato. Nonostante la distanza fisica, i due giovani interagiscono continuamente, con Viola che si muove liberamente tra la terra e gli alberi, mentre Cosimo mantiene la sua posizione elevata, osservando il mondo con una prospettiva unica e distaccata.
Oltre alla relazione con Viola, Cosimo stringe amicizia con personaggi straordinari come il ladruncolo Gian de Brughi, un uomo dall'animo avventuroso nonostante le sue inclinazioni criminali. Sebbene Cosimo non approvi i metodi di Gian, è affascinato dal suo spirito libero. Quest'amicizia contribuisce a delineare il carattere di Cosimo, che, pur rimanendo sugli alberi, non si isola mai realmente dalla società. Anzi, diventa una figura fondamentale della comunità, partecipando ai dibattiti culturali dell'epoca e intrattenendo corrispondenze con importanti personaggi illuministi.
Uno dei momenti più significativi del romanzo è l'incontro con l'abbé Fauchelefleur, un filosofo illuminista che stimola ulteriormente la sete di conoscenza di Cosimo. Questo incontro segna una svolta importante nella vita del protagonista, che inizia a leggere con avidità opere filosofiche, classificando e ragionando su ogni lettura. Cosimo utilizza ingegno e astuzia per procurarsi i libri, dimostrando che l'isolamento fisico sugli alberi non preclude un'intensa vita intellettuale e culturale.
La scelta di Cosimo di vivere sugli alberi assume anche un significato simbolico di protesta contro la società feudale e le sue strutture oppressive. Rifiutando di vivere a terra, nella dimensione convenzionale della nobiltà, Cosimo opta per un'esistenza autonoma e libera. Diventa un simbolo di resistenza e un punto di riferimento per la comunità locale, dimostrando che esiste un'alternativa alle rigide convenzioni sociali. La sua avventura sugli alberi è una forma di ribellione contro le aspettative imposte dalla sua condizione sociale.
Uno degli episodi più toccanti del romanzo è il ritorno di Viola, ormai diventata una giovane donna, nella vita di Cosimo. La loro storia d'amore, vissuta intensamente sugli alberi, è segnata da continue incomprensioni e separazioni. Viola rappresenta per Cosimo un sogno irraggiungibile, la perfetta incarnazione della libertà e dell'amore. Nonostante i frequenti contrasti, Viola rimane l'amore della vita di Cosimo, un amore mai veramente consumato ma sempre presente.
Nel corso della sua vita, Cosimo non scende mai dai suoi amati alberi, neppure di fronte alla vecchiaia. Vive e muore sospeso tra i rami, trovando infine il riposo in quella dimensione che aveva scelto da ragazzo. La sua morte è simbolica e poetica: il suo corpo viene portato via da una mongolfiera, un ultimo gesto di assoluta libertà, quasi a simboleggiare l'aspirazione dell'uomo a sorpassare i propri limiti.
"Il barone rampante" è un'opera che intreccia elementi fiabeschi, filosofici e storici, offrendo una riflessione profonda sulla libertà individuale, il rapporto con la natura e la società, e il valore degli ideali personali. Italo Calvino crea un mondo magico, ma al tempo stesso credibile, in cui ogni lettore può identificarsi e trovare una parte di sé nella scelta audace di Cosimo. Trasformando l'irrealismo in un emblema di realismo utopico, Calvino ci offre, attraverso la figura del giovane Cosimo, una chiave di lettura alternativa per interpretare e vivere il mondo circostante.
In definitiva, "Il barone rampante" non è solo un romanzo avventuroso, ma una profonda allegoria della condizione umana, dei suoi ideali e delle sue aspirazioni. Calvino, con il suo stile unico e coinvolgente, riesce a trasportare il lettore in un viaggio senza tempo, facendogli scoprire il valore della libertà, dell'amore e della conoscenza. Consigliato a chiunque cerchi non solo una buona lettura, ma anche un'opera capace di arricchire lo spirito e la mente.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
**Voto: 9** Commento: Ottima analisi del romanzo "Il barone rampante".
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