Di fronte allo specchio: come mi vedo e come mi descrivo.

Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 3.12.2024 o 14:30

Tipologia dell'esercizio: Tema

Aggiunto: 3.12.2024 o 14:27

Ciao, mi chiamo Marco e oggi voglio raccontarti di come mi vedo e mi descrivo quando mi guardo allo specchio. Ogni mattina, prima di andare a scuola, mi fermo qualche minuto davanti allo specchio della mia camera. È un momento speciale, perché è come un piccolo incontro con me stesso. Ho i capelli castani e corti, che pettino sempre con cura. A volte mi piace fare una piccola cresta, e mi fa sentire un po' come un piccolo leone pronto a conquistare la giornata.

I miei occhi sono marroni, grandi e curiosi. La mamma dice sempre che sembrano delle nocciole. Ogni volta che mi guardo, mi accorgo di come riflettono la luce, e a volte mi diverto a fare le smorfie per vedere come cambiano. Le mie sopracciglia sono un po' folte, ma ben ordinate. Dicono che hanno la stessa forma di quelle del papà quando era bambino.

Quando mi guardo, noto sempre il mio sorriso. I denti sono bianchi, anche se uno davanti è ancora un po' storto perché sta crescendo. Il dentista ci ha detto che sono normali i cambiamenti, e non devo preoccuparmi. Mi piace pensare che il mio sorriso sia speciale e unico, proprio come me. Mi fa pensare a tutte le volte che ho riso con i miei amici, anche per le cose più sciocche, e mi rende felice.

Il mio viso è rotondo e le mie guance sono spesso rosse, soprattutto quando corro o gioco con i miei compagni a ricreazione. Alcune volte mi soffermo a osservare ogni piccolo dettaglio del mio volto, come i piccoli nei sulla pelle. La mamma li chiama "baci del sole" e dice che ognuno racconta una storia diversa.

Poi passo a osservare il resto del corpo. Non sono molto alto, ma mi piace pensare che stia ancora crescendo come una piccola pianta che ha bisogno di tempo per diventare un grande albero. Nonostante non sia il più forte della classe, mi piace giocare a calcio e correre. Le gambe mi sembrano sempre in movimento, come se non si stancassero mai. A volte, quando mi guardo le mani, penso a tutte le cose che riesco a fare con loro: disegnare, scrivere, suonare la chitarra che sto imparando con l'aiuto del nonno.

Quando mi vedo allo specchio, vedo anche i miei vestiti. Di solito indosso magliette colorate, perché mi piacciono i colori vivaci. Il mio colore preferito è il blu, perché mi ricorda il mare e il cielo nei giorni più belli. Mi piace abbinare sempre calzini divertenti, con disegni di cartoni o piccoli animali. Anche il mio zaino lo scelgo con cura: è di un bel colore verde, con delle tasche che nascondono piccoli segreti e ricordi delle avventure quotidiane.

Oltre all'aspetto fisico, quando mi guardo cerco di vedere anche com'è Marco dentro. Mi descrivo come un bambino gentile e curioso, sempre pronto a imparare cose nuove. Mi piace ascoltare storie e cercare di capire il mondo intorno a me. Ogni giorno trovo qualcosa di interessante, che sia a scuola o durante una passeggiata al parco. Mi piace aiutare gli altri, e cerco di essere sempre un buon amico. Penso che la cosa più importante sia sapere che, anche se non siamo perfetti, possiamo sempre migliorare e crescere.

Quando mi rifletto nello specchio, mi ricordo di chi sono e di chi voglio diventare. Penso ai miei sogni e ai miei desideri. Un giorno mi piacerebbe diventare un insegnante, perché adorerei condividere tutto quello che imparo con altri piccoli curiosi come me. Ma per adesso mi godo ogni momento, sia i piccoli successi che le sfide che incontro.

Questo sono io, Marco, quando mi guardo allo specchio. Vedo non solo un bambino con i capelli castani e gli occhi curiosi, ma anche il futuro che mi attende. Ogni giorno davanti allo specchio è un'opportunità per conoscermi un po' di più e ricordarmi di essere sempre orgoglioso di chi sono diventato.