Racconto di quando mi sentivo sola e sono stata salvata da un amico che mi ha aiutato
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 4.12.2024 o 12:33
Tipologia dell'esercizio: Saggio
Aggiunto: 30.11.2024 o 22:03

Riepilogo:
Nella solitudine scolastica, un’amica, Chiara, ha illuminato la mia vita. La sua gentilezza mi ha aiutato a superare l'isolamento. ❤️?
Nella transizione dall'adolescenza all'età adulta, molti di noi affrontano periodi di solitudine. Anche un contesto apparentemente conosciuto come quello scolastico può trasformarsi in un labirinto di sentimenti incompleti e di isolamento. Questo tipo di solitudine è qualcosa che ho sentito profondamente durante i miei anni di scuola superiore, finché non sono stata aiutata da un amico, che, con la sua presenza e comprensione, ha illuminato un periodo altrimenti oscuro della mia vita.
Era il primo anno di scuola superiore, un periodo noto per cambiamenti significativi. Mi ero trasferita in una nuova città e, quindi, in una nuova scuola. Sono sempre stata una persona piuttosto introversa, e l'idea di dover ricominciare da capo con nuove amicizie mi intimoriva. A scuola, circondato da gruppi di studenti che sembravano già conoscere tutti i loro posti in questa nuova gerarchia sociale, mi sentivo un'isola solitaria in un oceano di persone.
Ogni mattina mi sedevo da sola in classe, immergendomi nei miei pensieri e nei miei libri nel tentativo di evitare il dolore della solitudine. Mi mancava il calore delle amicizie passate, il rassicurante senso di appartenenza che provavo nel mio vecchio ambiente. La solitudine, anche se circondata da volti familiari, può essere acuta e devastante, prosciugando lentamente il tuo spirito come una pioggia silenziosa ma incessante.
Intorno a novembre, tuttavia, cominciai a notare una ragazza che sembrava darmi attenzioni speciali. Si chiamava Chiara. Non era particolarmente estroversa, ma aveva un'aura di gentilezza che trascendeva la sua riservatezza. Un giorno, durante la pausa pranzo, si avvicinò e mi chiese se mi andasse di sedermi con lei e alcuni altri compagni di classe. Esitai un momento, ma il suo sorriso genuino dissipò ogni mia reticenza.
Da quel giorno, Chiara divenne una presenza costante nella mia vita scolastica. Non mi sommerse di domande né cercò di tirar fuori con la forza i miei sentimenti nascosti, qualità che apprezzai profondamente. Al contrario, mi offrì il dono della sua semplice compagnia, della sua comprensione silenziosa. Poco a poco, la sua amicizia divenne un faro che illuminava i corridoi altrimenti bui del mio mondo interiore.
Iniziò a invitarmi a partecipare a piccoli gruppi di studio nel pomeriggio. Seduti al parco vicino alla scuola, tra libri e appunti, cominciammo a conoscerci meglio. Scoprimmo interessi comuni come la passione per la lettura e la musica. Gradualmente, il cerchio dei nostri incontri si allargò, includendo altri studenti con cui condividevamo queste passioni.
Questo periodo non solo mi permise di sviluppare nuove amicizie, ma mi insegnò anche il valore dell'iniziativa degli altri nei confronti di chi potrebbe sembrare ritirato. Chiara non aveva un'agenda nascosta; il suo aiuto non scaturiva da un senso di pietà, ma da una sincera compassione e dal desiderio di connettersi. Questo semplice gesto di amicizia autentica mi dimostrò che non ero sola come pensavo. Fu attraverso agli occhi di Chiara e dei nostri nuovi amici che iniziai a vedere un riflesso del mio vero io, nascosto sotto il velo della solitudine.
Col passare del tempo, divenni più sicura di me stessa, rinvigorita dalla consapevolezza di avere persone che si prendevano cura di me. La solitudine che provavo si trasformò in un silenzioso ricordo del passato, una pagina girata in un capitolo nuovo e pieno di speranza.
Attraverso l'amicizia di Chiara, ho imparato che anche nei momenti più difficili, spesso abbiamo il potere di risollevarci attraverso il semplice contatto umano. La storia di come Chiara mi ha aiutato è una preziosa lezione di come un atto di gentilezza e di empatia possa trasformare la vita di qualcuno. Da quel momento, ho cercato di essere anch'io quella fonte di luce per qualcun altro, sperando di poter replicare, a mia volta, il cerchio della gentilezza e dell'amicizia che un giorno mi salvò.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 10- Commento: Hai descritto in modo toccante e profondo la tua esperienza di solitudine e amicizia.
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