La concezione secondo cui si può ricorrere al diritto comune in caso di lacuna verrà rifiutata dal consiglio di stato: L'idea del codice chiuso di Bentham e la sua influenza su Napoleone.
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Tipologia dell'esercizio: Tema
Aggiunto: 11.12.2024 o 12:41

Riepilogo:
Il dibattito sul codice giuridico, tra chiusura e apertura, ha coinvolto figure come Bentham e Napoleone, influenzando profondamente il diritto moderno. ⚖️?
All'interno della complessa evoluzione del diritto moderno, la nozione di codice giuridico e il suo ruolo all'interno dell'ordinamento hanno subito significative trasformazioni. Uno dei momenti cruciali di tale evoluzione è rappresentato dal dibattito sul carattere chiuso o aperto del codice giuridico, a cui hanno partecipato figure di rilievo come Jeremy Bentham e Napoleone Bonaparte. Questa discussione ha avuto implicazioni profonde, soprattutto nel contesto del Consiglio di Stato francese, dove si è respinta la concezione del ricorso al diritto comune in caso di lacune legislative, abbracciando invece un approccio legicentrico.
Jeremy Bentham, filosofo e giurista inglese del XVIII secolo, è conosciuto per la sua critica ai sistemi giuridici basati sulla common law, che considerava caotici e indeterminati. Bentham sosteneva la necessità di creare codici giuridici completi e auto-sufficienti, che eliminassero la necessità di ricorrere a fonti esterne come il diritto comune. Questi codici, nella visione di Bentham, dovevano contenere tutte le norme necessarie a regolare la vita sociale, riducendo l'arbitrio dei giudici e assicurando un'applicazione uniforme della legge. Questa idea di "codice chiuso" influenzò profondamente il pensiero giuridico del tempo, trovando terreno fertile nel contesto rivoluzionario e post-rivoluzionario francese.
Napoleone Bonaparte, stratega politico e militare che divenne Imperatore dei Francesi, si immerse nelle idee di Bentham e le fece proprie durante la stesura del Codice Civile Francese del 1804, noto come Codice Napoleonico. Egli considerava il codice non semplicemente come una raccolta di leggi, ma come uno strumento essenziale per garantire l'ordine e la stabilità sociale. Sotto la sua guida, il Consiglio di Stato lavorò per sviluppare un codice che fosse non solo completo ma anche chiuso, escludendo intenzionalmente la possibilità di colmare eventuali lacune legislative attraverso il ricorso al diritto comune. Questa impostazione fu motivata dalla convinzione che un codice chiuso promuovesse la chiarezza del diritto e limitasse la discrezionalità dei giudici, consolidando il controllo centrale sulla giustizia.
Durante le discussioni nel Consiglio di Stato, Napoleone espresse chiaramente la sua volontà di creare un sistema dove il codice fosse visto come l'unica fonte di diritto. Questo approccio si tradusse nella formulazione di testi legislativi che cercavano di coprire ogni aspetto della vita civile, limitando al contempo l'interpretazione giudiziale. Il Codice Napoleonico divenne un modello per molti altri paesi europei, influenzando profondamente lo sviluppo del diritto civile in Europa e oltre.
Nonostante i tentativi di Napoleone di chiudere il sistema giuridico, il fenomeno del legicentrismo non venne meno. Il legicentrismo, con il suo forte accento sull'autorità della legge scritta come fonte primaria del diritto, rimase un tratto distintivo delle giurisdizioni di civil law. In effetti, l'aspettativa che le leggi scritte coprissero ogni possibile questione legale si rivelò idealistica e difficile da mettere in pratica, nonostante la progettazione di codici dettagliati. Le sfide pratiche e le complessità delle questioni legali continuarono a richiedere una certa flessibilità interpretativa, lasciando spazio alla giurisprudenza per svolgere un ruolo complementare.
In definitiva, la concezione del codice chiuso promossa da Bentham e adottata in parte da Napoleone ha lasciato un'impronta indelebile sul modo in cui pensiamo ai sistemi giuridici codificati. Tuttavia, la realtà delle lacune legislative e l'adattamento continuo delle società ha dimostrato che, per quanto dettagliato possa essere un codice, l'interpretazione e l'adattamento rimangono elementi inevitabili di qualsiasi sistema giuridico. Il dibattito tra un approccio chiuso e uno aperto continua a essere centrale nel diritto, riflettendo tensioni tra la stabilità delle norme scritte e la necessità di adattabilità di fronte ai cambiamenti sociali ed economici.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 28/30 Commento: L'elaborato presenta un'analisi approfondita e ben strutturata della concezione del codice chiuso, evidenziando chiaramente l'influenza di Bentham e Napoleone.
Voto: 28/30 Commento: Ottima analisi sulle concezioni di Bentham e Napoleone riguardo al codice chiuso.
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