Storia di fantasia su una singolare amicizia tra uno squalo e un gabbiano

Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 15.12.2024 o 6:48

Tipologia dell'esercizio: Tema

Aggiunto: 8.12.2024 o 16:29

C'era una volta, nell'oceano Atlantico vicino alla costa della Florida, un giovane squalo chiamato Finn. Finn era uno squalo tigre, noto per le sue strisce scure lungo i fianchi. Era curioso e spesso esplorava le acque alla ricerca di nuove avventure. Non lontano viveva un gabbiano di nome Gulliver. Gulliver era un gabbiano reale, con piume bianche e grigie, e passava le giornate volando tra le onde e il cielo.

Un giorno, durante una delle sue esplorazioni, Finn notò qualcosa di strano che galleggiava sulla superficie dell'acqua. Avvicinandosi, vide che era Gulliver, che sembrava avere qualche problema. Gulliver si era tuffato in picchiata per catturare un pesce, ma improvvisamente aveva avvertito un dolore all'ala che lo bloccava e, non riuscendo a volare, era caduto in acqua.

Finn, da vero esploratore curioso ma anche dal buon cuore, capì subito che doveva fare qualcosa per aiutare quel povero gabbiano in difficoltà. Con molta attenzione si avvicinò e offrì il suo dorso a Gulliver. Il gabbiano, pur essendo titubante all'inizio – perché si sa, spesso gli uccelli marini e gli squali non vanno molto d'accordo – decise di affidarsi a Finn e si posò sul suo dorso.

Fu così che Finn, nuotando con delicatezza, portò Gulliver vicino alla riva, dove il gabbiano sarebbe potuto riposare e riprendersi. Gulliver era talmente grato a Finn che prima di scendere gli disse: "Grazie, amico mio! Non dimenticherò mai quello che hai fatto per me." Finn rispose con un sorriso, continuando poi il suo viaggio nell'oceano.

Per qualche giorno, Finn non vide Gulliver. Si chiedeva spesso come stesse e se fosse riuscito a recuperare l'uso dell'ala per volare nuovamente nel cielo. Poi un pomeriggio, mentre nuotava cercando cibo tra i coralli, udì un familiare richiamo dall'alto. Guardando su, vide Gulliver che volava con grazia sopra di lui.

Gulliver si librò giù verso l'acqua e disse a Finn: "Amico mio, eccomi! La mia ala è guarita e posso tornare a volare!" Finn era felice di vederlo e disse: "Sono così contento per te, Gulliver!" Da quel giorno in poi, i due strani amici cominciarono a trascorrere sempre più tempo insieme, formando un legame speciale.

Gulliver, con la sua capacità di vedere da lontano, aiutava Finn a trovare i banchi di pesci, sorvolando il mare e segnalandogli la direzione giusta. Finn, in cambio, proteggeva Gulliver dalle insidie del mare, come le reti dei pescatori, tenendolo informato su possibili pericoli. Realizzarono che, nonostante le loro differenze, insieme erano invincibili – uno nel cielo e uno nel mare, ma amici fidati.

La loro amicizia insegnò anche agli altri animali del mare e del cielo che, anche se si è diversi, si può sempre trovare un modo per andare d'accordo e aiutarsi a vicenda. Finn e Gulliver dimostrarono che la fiducia e la gentilezza possono superare qualsiasi barriera.

E così, la storia di Finn, lo squalo, e Gulliver, il gabbiano, divenne famosa tra le creature marine e tutti iniziarono a raccontarla come esempio di una singolare quanto vera amicizia. Fecero capire agli altri animali l'importanza di tendere una mano (o una pinna) quando qualcuno è nei guai, e di guardare oltre le apparenze per scoprire il valore nascosto in ognuno di noi.