È possibile cancellare le idee bruciando i libri? Un racconto su un'associazione in un Paese senza libertà di espressione.
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 14.12.2024 o 21:36
Tipologia dell'esercizio: Saggio
Aggiunto: 14.12.2024 o 13:27
Riepilogo:
Un'associazione clandestina lotta per la libertà di pensiero in un regime autoritario, diffondendo idee e conoscenza attraverso libri digitali e trasmissioni pirata. ?✨
Vivere in un mondo dove i libri, i discorsi e i confronti in gruppo sono proibiti è come abitare un deserto intellettuale. La storia ci ha insegnato che bruciare i libri non è mai stato sufficiente a cancellare le idee: pensiamo alla Bibliotheca Alexandrina distrutta nell’antichità, ai roghi dei libri nella Germania nazista, o agli atti di censura nell’Unione Sovietica. In queste situazioni, le idee hanno continuato a vivere nell'animo umano, tramandate oralmente, condivise in segreto e, quando possibile, messe su carta.
Mi trovo al capo di un'associazione clandestina in un Paese in cui ogni forma di espressione è soffocata da un regime autoritario. Il nostro obiettivo è sostenere il progresso dell’umanità attraverso la libera condivisione delle idee. Operiamo nel buio, nella convinzione che la conoscenza sia un diritto e non un privilegio.
La nostra base è un piccolo scantinato, nascosto sotto un’abitazione dall’apparenza anonima. Qui ci incontriamo regolarmente, lontano dagli occhi del regime. Abbiamo creato un archivio digitale di libri proibiti che riusciamo a ottenere attraverso contatti fidati all’estero. La tecnologia moderna offre un vantaggio che in altre epoche sarebbe stato impensabile: la possibilità di diffondere migliaia di pagine in pochi secondi, di memorizzarle su dispositivi piccoli, facili da nascondere.
Ogni nuovo membro dell’associazione porta con sé una chiavetta USB criptata. Durante gli incontri, discutiamo delle idee contenute in quei testi, cercando di preservare l’essenza del sapere. Quando parliamo, le nostre parole sono misurate, ma appassionate. Sapere che rischiamo la libertà, se non la vita, per le nostre convinzioni, infonde alle nostre discussioni un’urgenza e un’intensità che la semplice accademia non può replicare.
Oltre a preservare le idee, è fondamentale che queste raggiungano quante più persone possibile. Decidiamo di agire anche fuori dal nostro rifugio, dando vita a una rete di biblioteche mobili. Piccole scatole riempite di libri digitali vengono lasciate in diversi punti strategici della città, affinché chiunque possa accedervi e trasferire i file sui propri dispositivi. Con alcuni membri più coraggiosi, organizziamo letture itineranti nei parchi pubblici durante le ore meno frequentate, dove recitiamo brani di testi memorabili. Ci muoviamo costantemente, evitando di fissarci in un luogo per troppo tempo.
Crediamo fermamente nel potere trasformativo della parola e sappiamo che le azioni devono essere supportate dal pensiero critico. A tal fine, uno dei progetti più ambiziosi è la realizzazione di trasmissioni pirata su frequenze radio. Raccogliamo voci di autori e pensatori, antichi e moderni, creando dialoghi fittizi che speriamo stimolino l’immaginazione delle persone, incoraggiandole a cercare la verità oltre la propaganda ufficiale.
Le idee, una volta seminate, germinano come fiori selvatici, trovando il proprio spazio tra le crepe di un sistema apparentemente inviolabile. Il regime tenta di bloccarci, intensifica la sorveglianza, ma noi conosciamo alcun modo per sfuggirgli. Sappiamo che ciò che facciamo è giusto e necessario.
Un aspetto chiave della nostra resistenza è il coinvolgimento della comunità globale. Attraverso canali sicuri, inviamo testimonianze di repressione e progresso a organizzazioni internazionali, media stranieri e attivisti in altri Paesi. Il nostro messaggio è chiaro: la libertà di pensiero è universale, e bruciare libri non cancella le idee, le rafforza. Ogni parola scritta, ogni pensiero condiviso diventa un atto di ribellione, un tassello nel mosaico della storia.
È con questa convinzione che operiamo: le idee sono indomabili e il nostro impegno quotidiano è al servizio della loro libertà. Un giorno, la nostra società couldi liberarsi dalle catene del silenzio e accoglierà nuovamente il dialogo, il confronto e la crescita collettiva. Fino a quel giorno, continueremo a lottare, con i libri e con le parole, per garantire che il pensiero libero non muoia mai.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 9 Commento: Ottima esposizione delle tematiche legate alla libertà di espressione e alla resilienza delle idee.
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