Un passaggio del testo 'L'obbedienza non è più una virtù', scritto da don Lorenzo Milani, in rapporto alla questione dell'obiezione di coscienza: il rifiuto di ubbidire a una legge o a un comando dell'autorità contrastante con i principi radicati.
Questo lavoro è stato verificato dal nostro insegnante: 15.12.2024 o 4:00
Tipologia dell'esercizio: Saggio
Aggiunto: 6.12.2024 o 17:32

Riepilogo:
Don Milani, nel saggio "L'obbedienza non è più una virtù", sostiene l'importanza della coscienza individuale contro l'obbedienza cieca e le ingiustizie. ✊?
Il saggio "L'obbedienza non è più una virtù", scritto da don Lorenzo Milani nel 1965, rappresenta una delle più importanti riflessioni sul tema dell'obiezione di coscienza, e in particolare sul rifiuto del servizio militare armato. Questo testo venne redatto come risposta a un documento firmato dai cappellani militari della Toscana, che accusavano l'obiezione di coscienza di essere un insulto alla patria e ai suoi caduti, definendola "estranea al comandamento cristiano".
Don Milani, prete ed educatore, si schierava apertamente contro l'idea che l'obbedienza cieca fosse una virtù. Per lui, l'obbedienza alla legge o all'autorità, quando è in contrasto con i principi morali e la coscienza individuale, non solo non è virtuosa ma può diventare una forma di complicità con l'ingiustizia. Il suo pensiero si basa sul concetto che la coscienza personale debba essere il punto di riferimento ultimo delle nostre azioni. Egli sottolineava che un sistema che mette l'obbedienza al di sopra del bene e del male, ha il potenziale di generare le atrocità commesse in nome di norme ingiuste.
Nel difendere la scelta degli obiettori di coscienza, don Milani affermava che la vera forza dell'uomo risiede nella sua capacità di seguire la propria coscienza, anche quando ciò implica andare contro le istituzioni. Secondo don Milani, l'educazione all'obiezione di coscienza è più importante di quella all'obbedienza perché forma cittadini attivi, capaci di mettere in discussione critiche e disobbedire a leggi quando queste sono ingiuste. Questa educazione incoraggia la riflessione autonoma e il coraggio morale di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Formare individui capaci di opporsi a ordini ingiusti significa, in definitiva, promuovere una società più giusta e umana.
Il documento dei cappellani militari accusava l'obiezione di coscienza di essere un'offesa per i caduti di guerra, implicando che ogni forma di disobbedienza fosse un atto di tradimento verso la nazione. Don Milani, nella sua replica, rovescia questa argomentazione, sostenendo che i valori di una nazione non si difendono con l'obbedienza incondizionata, ma con azioni che rispettino i principi di giustizia e umanità. Egli sottolinea che il comandamento cristiano, al contrario di quanto affermato dai cappellani, non richiede obbedienza cieca, ma piuttosto esige che ogni cristiano agisca secondo coscienza e con senso critico.
Don Milani evidenzia anche quanto sia difficile la disobbedienza. Essa comporta rischi e sacrifici personali, sia verso l'autorità che verso la comunità a cui si appartiene. Nel suo saggio, richiama i cappellani militari a prendere una posizione di coraggio, invitandoli a sfidare anche i superiori quando le normative stanno in contrasto con la coscienza morale. Percorrere questa strada può mettere in discussione il proprio status, la propria carriera e le relazioni personali, poiché andare controcorrente spesso significa affrontare incomprensioni e sanzioni.
In conclusione, la visione di don Milani riguardo all'obbedienza e all'obiezione di coscienza ci invita a riflettere sull'importanza della coscienza e della responsabilità individuale nelle nostre azioni quotidiane. Lui riteneva che il progresso umano possa essere realizzato solo attraverso persone che hanno il coraggio di fare ciò che ritengono giusto, anche a costo di andare contro le leggi e le istituzioni. Questa lezione continua ad essere attuale e rilevante, poiché esorta ogni individuo a non accettare passivamente le ingiustizie, ma a lavorare costantemente per creare una società più giusta e morale.
Valutazioni degli utenti ed insegnanti:
Voto: 10- Commento: Ottima analisi del pensiero di don Milani sull'obiezione di coscienza.
Voto: 10- Commento: Ottima analisi del pensiero di don Milani, con collegamenti chiari tra obbedienza e coscienza.
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