Lettera

Una pagina di diario in prima persona della Monaca di Monza riguardo a Lucia

Valutazione media:5 / 5

Tipologia dell'esercizio: Lettera

Riepilogo:

Il testo propone di scrivere una lettera come se fosse la Monaca di Monza, esprimendo sentimenti complessi legati a Lucia e alla propria prigionia emotiva. ??

Caro studente,

Mi fa piacere che tu stia approfondendo il tuo studio su "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, un’opera fondamentale della letteratura italiana. Mi hai chiesto una lettera che simuli una pagina di diario della Monaca di Monza, specificamente riguardo alla sua interazione con Lucia. Questo esercizio ti aiuterà a immedesimarti nei personaggi e a comprendere meglio le loro dinamiche interne.

Innanzitutto, cerchiamo di contestualizzare il personaggio di suor Gertrude, la Monaca di Monza. Nata Marianna de Leyva, è costretta contro la sua volontà a prendere i voti monastici a causa delle ambizioni e delle pressioni del padre. La sua storia è una rappresentazione vivida della violenza psicologica e sociale, dell'intrappolamento e della ribellione in un contesto fortemente patriarcale.

Ecco una possibile pagina di diario che Gertrude potrebbe aver scritto riguardo a Lucia:

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Caro Diario,

Oggi ho incontrato nuovamente Lucia, quella giovane di cui ti ho già parlato. È una creatura dolce e delicata, la sua presenza nella mia cella ha risvegliato sentimenti che pensavo fossero sopiti sotto le vesti monacali e le mura di questo convento che somiglia più a una prigione.

Lucia è giunta qui accompagnata dall’inesorabile catena degli eventi che il fato ha tessuto per lei, una catena che in qualche modo sembra incatenarla anche a me, alla mia stessa prigionia, nel silenzio di queste mura che echeggiano storie di dolore e sottomissione. È scampata alle grinfie di don Rodrigo, un tiranno senza scrupoli la cui infamia conosciamo bene. Eppure, c’è in Lucia una forza silenziosa, una resistenza che appare quasi inspiegabile di fronte alla sua fragilità.

Nel nostro ultimo incontro, mentre parlavamo, non potevo fare a meno di sentire una sorta di invidia per lei. Invidia per quella fede semplice e incrollabile che la sostiene anche nei momenti più bui, quello spirito intatto che è il suo scudo. Io stessa ho cercato di indurla a confidarsi, sperando di trovare nelle sue parole una lezione, una verità che potesse dare un briciolo di serenità anche alla mia anima inquieta. Strano, vero? Che io, monaca per forza, guardi alla fede di una giovane contadina in cerca di risposte.

Lucia mi ha raccontato del suo disperato desiderio di tornare al suo amato Renzo, di vivere la vita semplice e onesta che le è stata rubata. Eppure, anche in questa sua disperazione, c’è una pace che non riesco a comprendere del tutto. È come se il suo amore, la sua speranza, la portassero a sopraffare l’opprimente peso del mondo che le si stringe attorno.

Non posso negare che la sua presenza mi inquieta, ma non per le ragioni che il resto del monastero potrebbe pensare. No, non temo lo scandalo delle parole, delle calunnie o delle mormorazioni. Ciò che mi turba è vedere riflessa in lei l’immagine di ciò che non posso essere, di una vita non vissuta per mano di inesorabili decisioni altrui. Lei è qui per caso, come un uccellino migratore capitato erroneamente nella rete; io sono l’uccellino che ha smesso di battere le ali.

Soffro nel vederla afflitta, eppure so che devo mantenere la mia compostezza e il mio ruolo. Non posso permettere che le mie debolezze trapelino, che il mio animo lacerato dall’ipocrisia e dalla paura si riveli, rischiando di mettere anche lei in pericolo. La nostra stessa esistenza è come un sottile filo di seta, sospeso tra il dovere e il desiderio, tra l'apertura e il segreto. Guardare Lucia mi ricorda che c’è ancora una scintilla di umanità in un cuore che pensavo ormai avvolto dal gelo del rimpianto.

E così, prego. Prego per lei, per quel filo di speranza che si allontani da questo espediente e possa riunirsi con il suo amato. Ma prego anche per me, affinché non sia troppo tardi per trovare un briciolo di pace in questa mia ingarbugliata e controversa esistenza.

Con affetto e dolore, Gertrude

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Spero che questa lettera ti aiuti a capire meglio la complessità e la profondità del personaggio della Monaca di Monza e delle sue interazioni con Lucia. Buono studio!

Un caro saluto, [Il tuo nome]

Scrivi la lettera al posto mio

Valutazioni degli utenti ed insegnanti:

Voto:5/ 514.02.2025 o 9:40

**Valutazione: 10-** Ottimo lavoro! La pagina di diario riflette bene la complessità emotiva e psicologica della Monaca di Monza.

La tua capacità di immedesimarti nei sentimenti di Gertrude è notevole. Solo un paio di dettagli potrebbero essere approfonditi. Continua così!

Voto:5/ 511.02.2025 o 23:23

Grazie per lo spunto, non sapevo da dove cominciare per questo esercizio!

Voto:5/ 514.02.2025 o 22:09

Perché la Monaca è così ossessionata da Lucia? Non capisco se è amore o altro... ?

Voto:5/ 518.02.2025 o 0:06

È un mix di entrambi, secondo me! La sua prigionia emotiva la rende legata a Lucia in un modo che non riesce a controllare.

Voto:5/ 520.02.2025 o 19:12

Wow, scrivere una lettera così deve essere stato tosto! Hai qualche consiglio su come esprimere i sentimenti in modo profondo?

Voto:5/ 522.02.2025 o 23:59

Bellissimo spunto, grazie per averlo condiviso! Non vedo l'ora di provarci! ?

Voto:5/ 514.02.2025 o 10:30

**Valutazione: 10-** Ottimo lavoro! Hai saputo catturare l'essenza della Monaca di Monza, riflettendo con sensibilità sulle sue emozioni e sul rapporto con Lucia.

La scrittura è evocativa e mostra una profonda comprensione dei personaggi e del contesto. Continua così!

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