Esercizio per casa

La storia di una ragazza che aspetta la sorella: un braccialetto di perline colorate, le lacrime di gioia e tante risate.

Valutazione media:5 / 5

Tipologia dell'esercizio: Esercizio per casa

Riepilogo:

Sofia attende la sorella Sara, tornata dalla Spagna. La loro riunione è colma di emozioni, racconti e un braccialetto portafortuna che unisce i cuori. ?

Aspettando Sara

Sofia era seduta sul gradino di casa, con le gambe incrociate e un libro appoggiato sulle ginocchia. In realtà, non stava leggendo; la mente vagava altrove, mentre il sole di settembre cominciava a calare, tingendo il cielo di sfumature dorate e rosate. Era un pomeriggio sereno, tipico di quelle ultime giornate estive, e un leggero vento soffiava tra i suoi capelli castani, portando con sé il profumo della frutta matura degli alberi del frutteto vicino.

I suoi genitori avevano passato settimane a raccontarle delle meraviglie della loro estate al mare, ma Sofia non riusciva a capire cosa ci fosse di così affascinante. Non vedeva l’ora di parlare con Sara, la sua unica sorella, recentemente tornata da una lunga vacanza in Spagna. La loro relazione era speciale, un legame di complicità e confidenze, e Sofia sapeva che la sorella aveva molto da raccontare. Si erano dati appuntamento davanti a casa, un posto ormai familiare anche per Sara, nonostante fosse stato il rifugio di Sofia negli ultimi anni.

Guardò l’orologio al polso; erano già passate tre ore dall’ora stabilita. Nonostante fosse una giornata tranquilla senza impegni, quella attesa la rendeva ansiosa. Di tanto in tanto si alzava, andava verso il cancello e sbirciava nella strada, convinta che Sara sarebbe apparsa da un momento all’altro. Ma ogni volta, la speranza di vedere il viso sorridente di Sara si trasformava in un piccolo nodo allo stomaco.

Per distrarsi, iniziò a ripensare ai momenti trascorsi con lei. Ricordava come si raccontavano storie durante le notti insonni trascorse a guardare serie TV, o i pomeriggi passati a inventare ricette culinarie nella cucina della loro mamma. C’erano anche quei lunghi pomeriggi estivi in cui si sdraiavano sull’erba, discutendo del futuro, dei sogni da realizzare e delle paure da affrontare. Sara era il suo punto di riferimento, il suo faro nella tempesta, e il silenzio assordante della sua assenza si faceva sempre più pesante.

Sofia si alzò, si sistemò il vestito leggero e decise di preparare un tè freddo da bere in veranda. In quel momento, il campanello della porta squillò, spezzando l'atmosfera di attesa. Il cuore le balzò in petto mentre si affrettava a rispondere. Doveva essere Sara, finalmente tornata.

Aprì la porta e si trovò davanti la sorella, raggiante come sempre, con un piccolo bagaglio a tracolla. Gli occhi di Sara brillavano di entusiasmo e curiosità; doveva aver vissuto esperienze che non vedeva l’ora di condividere. “Ciao, Sofia! Scusa il ritardo, ma ho fatto tappa in libreria. Non torno mai da un viaggio a mani vuote!”

Sofia la fece entrare, e per un istante, le due si guardarono in silenzio, abbracciandosi forte. La sensazione di calore e felicità nel ritrovarsi fu immediata, come se neanche un istante fosse passato dall’ultima volta che si erano viste. Sara si sedette sul divano, mentre Sofia si affrettava a preparare i due bicchieri di tè freddo e qualche biscotto che aveva preparato la settimana precedente. La cucina si riempì di profumi e colori. Rimasero così per ore, chiacchierando del più e del meno.

“Mi sei mancata tantissimo, sorella! Ti sei divertita al mare?” chiese Sofia, curiosa di sapere ogni dettaglio.

“Oh, è stato meraviglioso! Ho incontrato persone simpatiche, fatto surf per la prima volta e ho avuto avventure incredibili!” raccontò Sara con un sorrisetto malizioso. Ogni parola della sorella era musica per le orecchie di Sofia; l’entusiasmo di Sara era contagioso.

“In Spagna? Raccontami di più!” incalzò Sofia, piena di curiosità. Le due sorelle chiacchierarono delle avventure di Sara tra le onde dell'oceano e le feste in spiaggia, mentre gli ultimi raggi del sole svanivano, lasciando spazio alla sera.

Il momento più bello, però, arrivò quando Sara estrasse un piccolo braccialetto di perline colorate dal suo bagaglio. “Ho pensato a te mentre ero lì. È un portafortuna, spero ti piaccia!”

Sofia non poté trattenere le lacrime. “È bellissimo, te ne sarò eternamente grata,” rispose, abbracciando nuovamente Sara. Quel pomeriggio, con tutta la sua attesa, fu un prezioso rifugio in un mondo caotico, e le emozioni di quel ritrovarsi rimasero impresse nei loro cuori.

La serata si concluse tra risate e racconti, come solo le sorelle sanno fare. Avvolta dal buio che circondava la casa, Sofia sapeva che, nonostante l’attesa, ogni attimo era valsa la pena.

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Valutazioni degli utenti ed insegnanti:

Voto:5/ 520.10.2024 o 10:10

**Voto: 28/30** Il racconto è ben strutturato e ricco di emozioni, con una descrizione vivida dei sentimenti di Sofia durante l'attesa.

La prosa è fluida e coinvolgente, anche se un approfondimento ulteriore sulla caratterizzazione dei personaggi avrebbe arricchito la narrazione. Buon lavoro!

Voto:5/ 527.11.2024 o 21:09

Grazie per il riassunto, mi ha fatto venire voglia di leggerlo! ?

Voto:5/ 51.12.2024 o 14:18

Ma perché Sofia è così emozionata per il ritorno della sorella? Cosa era successo mentre era in Spagna? ?

Voto:5/ 52.12.2024 o 18:40

Credo che sia normale essere così felici quando qualcuno a cui tieni torna... la famiglia è tutto! ❤️

Voto:5/ 56.12.2024 o 9:17

Adoro l'idea del braccialetto portafortuna, deve essere molto speciale!

Voto:5/ 58.12.2024 o 12:30

Ottimo articolo, mi ha fatto emozionare! Grazie! ?

Voto:5/ 59.12.2024 o 12:11

Ma alla fine, cosa c'era di così divertente nel loro incontro? Hanno fatto qualcosa di particolare?

Voto:5/ 510.12.2024 o 20:00

Spero che anche io possa avere un momento del genere con le mie sorelle un giorno! ?

Voto:5/ 514.12.2024 o 0:04

Non avevo idea che il braccialetto avesse un così profondo significato, è bellissimo!

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